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Cospito può morire in carcere, l’anarchico lascia l’ospedale San Paolo e torna ad Opera al 41 bis – Il Riformista

Per i medici “nessuna criticità”

Redazione — 27 Febbraio 2023

Cospito può morire in carcere, l’anarchico lascia l’ospedale San Paolo e torna ad Opera al 41 bis

Alfredo Cospito è stato dimesso dai medici dell’ospedale San Paolo di Milano ed è stato riportato dunque nel carcere di Opera, dove è recluso in regime di 41 bis, il carcere duro contro cui l’anarchico protesta da quattro mesi portando avanti uno sciopero della fame che lo ha portato a condizioni precarie di salute e al ricovero.

“Fonti” del ministero della Giustizia spiegano che Cospito è stato riportato nel Sai dell’istituto penitenziario di Opera “dove continuerà ad essere assicurata la massima attenzione alle sue condizioni di salute”.

Una decisione che arriva a tre giorni dalla sentenza pronunciata dalla Corte di Cassazione a Roma che ha respinto il ricorso presentato dall’avvocato difensore di Cospito, Flavio Rossi Albertini, contro il regime a cui era stato sottoposto il suo assistito. A sollecitare una nuova decisione era stato il procuratore generale della Cassazione Piero Gaeta che aveva criticato la scelta del Tribunale di Sorveglianza perché a suo parere non era dimostrato il collegamento fattuale tra Cospito e le azioni violente degli anarchici all’esterno. Ma i giudici della Suprema Corte hanno chiuso la porta.

Il medico di fiducia, consulente dell’avvocato Flavio Rossi Albertini, dopo una visita sabato scorso aveva chiarito che “persiste” un quadro di “grave denutrizione” con “atrofia muscolare diffusa“. Aveva parlato di una condizione ancora stabile coi parametri vitali che tengono, “sovrapponibile” a quella dei giorni scorsi, ma che potrebbe “aggravarsi di giorno in giorno“.

Di diverso avviso invece i medici del San Paolo, dove era giunto lo scorso 11 febbraio: secondo quanto appreso dall’Ansa da fonti giudiziarie e ospedaliere, le condizioni di Salute di Cospito restano stabili e senza segnalazioni nelle ultime ore di particolari criticità. Da qui dunque la decisione di ritrasferirlo presso il carcere di Opera, dove era stato portato a fine gennaio dal carcere di Sassari, dove era inizialmente detenuto sempre in regime di 41 bis.

La decisione della Cassazione di venerdì aggrava la situazione di Alfredo Cospito il quale aveva preannunciato di essere pronto a rifiutare di nuovo gli integratori per riprendere uno sciopero della fame completo in caso di mancato annullamento secco del 41bis da parte della Suprema Corte. Da quando la Cassazione ha confermato per lui il 41bis, niente più vitamine, potassio né altri integratori, solo acqua con sale o zucchero, come ha raccontato il medico, consulente della difesa, che domenica è andato a visitarlo.

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