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Quattro anni al 41bis ma era innocente: ieri a Caltanissetta liberato l’ennesima vittima di errore giudiziario – Il Riformista

Giustizia

Aldo Torchiaro — 2 Marzo 2023

Quattro anni al 41bis ma era innocente: ieri a Caltanissetta liberato l’ennesima vittima di errore giudiziario

Quattro anni in carcere per associazione mafiosa al 41bis. Carcere duro. Isolamento. Poi grazie all’intervento del difensore, avvocato Stefano Giordano, arriva l’assoluzione. Proprio oggi la Corte d’Appello di Caltanissetta ha accolto oggi l’istanza di revisione presentata dall’Avv. Stefano Giordano nell’interesse del Sig. Antonino Giordano (omonimo, ma non parente del difensore).

Antonino Giordano, imprenditore edile di Misilmeri, era stato condannato in via definitiva nel 2003 dalla Corte d’Appello di Palermo alla pena di quattro anni di reclusione per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, sull’assunto che – per il tramite dell’impresa edilizia di cui era titolare – Antonino Giordano si fosse avvalso del vincolo associativo per acquisire il controllo di attività economiche e, in particolare, di appalti pubblici.

La principale fonte di prova a carico di Antonino Giordano era stata ravvisata, dai Giudicanti, nell’intercettazione ambientale di una conversazione che si sarebbe svolta nel marzo 1999 fra un noto esponente di Cosa Nostra e, appunto, Antonino Giordano, da cui si sarebbe evinto lo stretto collegamento fra l’interlocutore del boss e la consorteria mafiosa.

A seguito di indagini difensive svolte nei mesi scorsi dall’Avv. Stefano Giordano, è tuttavia emerso che l’interlocutore del boss mafioso, nel corso della citata conversazione, non era lui. “Si è rivelato essere soggetto diverso da Antonino Giordano. Diversità che è stata confermata da una perizia fonica disposta dalla Corte nissena nell’àmbito del giudizio di revisione”, ci specifica l’avvocato Giordano. Il Tribunale ha escluso che la voce dell’interlocutore del boss mafioso potesse essere riconducibile ad Antonino Giordano.

Da ciò, la pronuncia odierna di assoluzione da parte della Corte di Caltanissetta, che pone termine a un’ingiustizia protrattasi per oltre vent’anni.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.

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