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AgenPress. È considerata la crisi politica più grave degli ultimi decenni e le vittime, in totale, sono salite a 53, comprese quelle degli scontri di ieri tra manifestanti e polizia nella città di Macusani – sud del Perù – dopo che i manifestanti hanno dato fuoco alla stazione di polizia e all’ufficio giudiziario.
L’ondata di rabbia esplosa dopo l’arresto, il 7 dicembre scorso, del presidente Castillo, accusato di corruzione, è partita dalle zone rurali e in seguito è dilagata in diverse città del nord e del sud del Paese. I manifestanti chiedono non solo le dimissioni della presidente ad interim, Dina Boluarte, ma anche la chiusura del Congresso ed elezioni immediate.
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