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Mercato immobiliare in Piemonte, stallo delle compravendite e prezzi in crescita – Area C

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di · 28 Febbraio 2023

Stanno arrivando i dati provvisori dell’Agenzia delle Entrate relativi al mercato immobiliare in Piemonte. La Regione, riflette in maniera molto precisa quanto accaduto nel resto del Paese. Dopo un 2021 di dati a dir poco positivi, secondo diversi punti di vista in qualche modo “drogati” dalla necessità di recuperare quanto non concluso nel 2020, l’anno che ci siamo da poco lasciati alle spalle è stato caratterizzato da un generale rallentamento della crescita.

A contribuire a questo quadro, esacerbatosi nel corso dei trimestri, ci hanno pensato diversi fattori. Il principale è l’inflazione, che ha comportato la decisione, da parte della BCE, di incrementare i tassi dei mutui il 15 dicembre del 2022 (a marzo si prevede un ulteriore ritocco verso l’alto).

Cosa ci si aspetta per il 2023? Un trend caratterizzato da una curva di crescita affine a quella degli ultimi trimestri del 2022, ossia tendente al rallentamento. Gli esperti parlano di un riallineamento ai dati del 2019, un periodo comunque positivo per il mercato immobiliare in Piemonte e non solo.

Due scenari

Immaginando il 2023 del mercato immobiliare in Piemonte, si immaginano due scenari. Da un lato ci sarà il ceto medio che, in molti casi, a causa dell’aumento dei tassi e del generale carovita che contraddistingue lo scenario economico dall’inizio del 2022 avrà problemi ad accendere un mutuo. Dall’altro, invece, si avrà a che fare con una fetta di utenza che, in possesso di budget importanti, non avrà problemi nell’optare per il mattone come soluzione per proteggere la propria liquidità.

Dati alla mano, sono ottimistiche le previsioni relative agli investimenti in immobili nuovi. Questo interesse è dovuto anche al fatto che, molto probabilmente, nei prossimi mesi il nostro Paese si troverà davanti alla necessità di recepire la direttiva europea sulle case green, provvedimento che mira alla riduzione totale delle emissioni da parte del comparto edilizio entro il 2050. Prima di questa tappa troviamo il 2030, anno in cui sarà necessario raggiungere almeno la classe energetica E. Tre anni dopo, invece, è prevista la dead line per il raggiungimento della D.

Gli investimenti in immobili nuovi sono particolarmente ferventi a Torino, dove i quartieri di Aurora e Lingotto sono in prima linea. I prezzi, come previsto, sono in aumento. All’ombra della Mole Antonelliana, infatti, si possono arrivare a pagare anche 7mila euro al metro quadro per una casa di nuova costruzione.

Per fortuna l’utente finale che deve cercare casa e che non sempre ha budget ingenti a disposizione può prendere come riferimento strumenti preziosi come il web. Grazie a risorse come Immobiliovunque annunci vendita case a Torino, è possibile avere quella garanzia di qualità e sicurezza che solo un portale che pubblica proposte di agenzie immobiliari referenziate è in grado di dare.

I numeri del resto della Regione nel 2022

Se Torino ha visto in primo piano, rispetto alla media nazionale, una tendenza espansionistica delle compravendite nel 2022, le altre zone della Regione hanno concretizzato performance ugualmente interessanti.

Degno di nota a tal proposito è il caso della provincia del Verbano Cusio Ossola. Il territorio in questione, nel corso dell’anno che ci siamo da poco lasciati alle spalle, ha mantenuto le percentuali di crescita più consistenti. In nove mesi, infatti, si parla di un balzo in avanti delle compravendite pari al 12,4%.

In seconda posizione la provincia di Asti, con una crescita dell’11% e terzo posto per il vercellese.Con la fine dell’anno, come già accennato, questi ritmi sono andati a scemare. Per i prossimi mesi, si attende un ulteriore ridimensionamento. Si tratta comunque di dati che non devono spaventare in quanto, grazie a incentivi come l’ecobonus e gli sgravi fiscali per gli aspiranti mutuatari under 36, il mercato immobiliare mantiene comunque una dinamicità molto interessante.

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