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La storia del gatto Encaz, salvato dalle macerie del terremoto in Turchia e adottato dal suo soccorritore

gatto enkaz

Dopo che il 33enne Ali Cakas l’ha salvato dalle macerie ha deciso di adottarlo: Encaz, ora protagonista anche di un profilo Instagram, non si separa più da lui

La bellissima storia a lieto fine di un gatto che è stato trovato vivo per miracolo tra le macerie del terribile terremoto che ha devastato la Turchia.

gatto enkaz

Durante un’operazione di soccorso in un distretto della provincia di Gaziantep, Ali Cakas, ciclista 33enne turco che in queste settimane sta prestando soccorso nelle zone colpite, ha notato un gatto bianco tra le macerie di un condominio. Il terremoto si era verificato ben 129 ore prima, e le speranze di trovare qualcuno in vita erano molto scarse, tuttavia la squadra di soccorso non si è arresa e dopo poco hanno effettivamente trovato qualcosa. Era il gatto, stanco e ferito.

Ali ha così deciso di adottarlo, raccontando poi sui social la loro storia. Ora, lui ed Encaz, che in turco significa “detriti”, “macerie”, sono inseparabili e a testimoniarlo sono le bellissime immagini che li vedono ritratti.


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La piccola Afraa, trovata viva per miracolo sotto alle macerie del terremoto in Siria, è stata adottata dagli zii

La neonata è stata trovata viva per miracolo sotto alle macerie del terremoto: era ancora legata dal cordone ombelicale. Gli zii hanno deciso di chiamarla Afraa come la mamma

Una storia che ha dell’incredibile ma che rappresenta un piccolo grande simbolo di speranza e rinascita in mezzo alla terribile tragedia del terremoto tra la Turchia e la Siria.

La neonata trovata viva sotto le macerie ancora legata dal cordone ombelicale al cadavere della mamma, sta bene e ha trovato una nuova famiglia. Ad adottarla sono gli zii, individuati attraverso il test del Dna, che hanno deciso di chiamarla Afraa, come la sua mamma che ora non c’è più.

La piccola è nata a Jindayris, città siriana al confine con la Turchia devastata dal sisma. L’edificio in cui abitava la sua famiglia è uno dei circa cinquanta palazzi crollati. La madre prima di morire è riuscita a darla alla luce, rimanendole legata fino alla fine attraverso il cordone ombelicale. La bimba è stata l’unica della sua famiglia a sopravvivere al terremoto: i genitori, quattro fratelli e una zia sono morti.


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