cliente-fisso-non-si-presenta-in-ristorante,-i-titolari-lo-cercano-a-casa-e-lo-salvano-da-un-infarto

Cliente fisso non si presenta in ristorante, i titolari lo cercano a casa e lo salvano da un infarto

Cliente fisso non si presenta in ristorante, i titolari lo cercano a casa e lo salvano da un infarto

Una bellissima storia che dimostra quanto sia importante nella vita coltivare le relazioni umane e non abbandonarsi all’indifferenza.

Per 20 anni ha pranzato tutti i giorni in una tavola calda, poi un giorno improvvisamente non si è presentato e i due titolari del locale, preoccupati della sua assenza, sono andati a cercarlo a casa.

Alessandro e Rosario Guido, proprietari del ristorante “Via vai – piatto pronto” di Collepasso, in provincia di Lecce, hanno provato prima a chiamarlo al cellulare poi hanno capito che c’era qualche problema. Così hanno raggiunto l’abitazione dell’affezionatissimo avventore e non ricevendo da lui risposta hanno deciso di sfondare il portone. Lo hanno trovato steso a terra e con un attacco di cuore in corso.

Subito gli hanno praticato un primo soccorso poi hanno atteso l’arrivo del 118. L’uomo è stato letteralmente salvato da morte certa.

“Non deve ringraziarci – hanno commentato i due fratelli al Corriere della Sera – anzi ci darebbe addirittura fastidio che lo facesse. Viviamo in una società in cui regnano la maleducazione, la mancanza di rispetto e l’indifferenza, quando invece l’amore dovrebbe essere reciproco e verso tutti. Per qualcuno può sembrare un fatto eccezionale, per noi è stato naturale e scontato”.

Anche la sindaca, Laura Manta, ha celebrato pubblicamente il gesto di Rosario e Alessandro: “Quante piccole buone azioni vengono compiute ogni giorno? Tutte queste buone azioni sono la nostra identità, raccontano il nostro modo di essere e di sentirci comunità. Una comunità fatta di tante persone per bene, lavoratori, storie di vicinato, di affetto, di famiglia. Oggi mi sento di fare i complimenti a Rosario e Alessandro che in una di queste buone azioni si sono resi protagonisti. L’ altro giorno non vedendo arrivare un loro affezionato cliente si sono preoccupati di andare a casa per verificare fosse tutto a posto.
Grazie al loro intervento si è potuto verificare che ” il loro cliente ” aveva avuto un malore e così sono stati allertati i soccorsi e i familiari scrivendo un lieto fine ad una storia che poteva finire male. Ecco sono queste storie di paese, di buon vicinato, di sensibilità e altruismo che ci devono rendere orgogliosi e farci sentirci tutti parte di una bella comunità”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

5 marzo 1943: il grande Lucio Battisti oggi avrebbe compiuto 80 anni

La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nella musica italiana ma ancora oggi sono vive le sue canzoni immortali.

Per molti è il più grande in assoluto della musica leggera italiana, riferimento imprescindibile per ogni generazione di artisti.

La sua ultima apparizione in TV è datata al lontano 1972, poi più nulla: chiusura totale a incontri, interviste ed esibizioni. Una riservatezza assoluta, mistero. Non gli piaceva essere scrutato, osservato, studiato.

Lui il pubblico dal vivo non lo bramava, non lo riteneva indispensabile. La musica, ecco quello che amava fare. Da solo, nel suo studio, fabbricando note ed emozioni. 15 anni di sodalizio con Mogol durante i quali ha firmato successi indimenticabili: “La canzone del sole”, “Giardini di marzo”, “Mi ritorni in mente”, “Acqua azzurra”.

Ha lasciato che solo la sua musica viaggiasse, che le persone lo ricordassero comunque seppur non vedendolo. Poi, la malattia. Aveva 55 anni quando è morto, Lucio Battisti. Oggi del suo genio rimane tanto, ancora. Straordinaria la lezione che ha lasciato in eredità, Battisti ha infatti rinnovato la canzone italiana aprendo la contaminazione con altri generi, sperimentando sempre e credendo fortemente nel suo lavoro.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *