violenza-sui-bus-dell'arst,-i-vigilantes-non-bastano-piu:-“devono-intervenire-prefetto-e-polizia”-–-casteddu-on-line

Violenza sui bus dell'Arst, i vigilantes non bastano più: “Devono intervenire prefetto e polizia” – Casteddu On line

L’autista 51enne pestato sul pullman da Cagliari a Maracalagonis nonostante la presenza della guardia giurata. Carlo Poledrini: “Da soli non ce la facciamo, ormai si tratta di problemi di ordine pubblico”. Arnaldo Boeddu: “Le auto della polizia seguano i bus con i lampeggianti accesi per scoraggiare i delinquenti”

Violenza e pestaggi sui bus dell’Arst, dopo l’ultima aggressione avvenuta sabato sulla linea che collega Cagliari con Maracalagonis, dove un autista 51enne è stato pestato da un ventunenne di Sinnai, poi finito in manette, che non si è messo scrupoli nemmeno nell’aggredire la guardia giurata a bordo, l’allarme è diventato rosso fuoco. Ci sono giorni, orari e linee dove i tanti passeggeri onesti hanno ormai paura di viaggiare. Il direttore centrale dell’azienda regionale di trasporti, Carlo Poledrini, ammette che i vigilantes non bastano più: “Massima solidarietà all’autista picchiato. Siamo stati costretti a mettere le guardie per tutelare i viaggiatori, sono anche un costo aggiuntivo di cui ci facciamo carico. Ma ormai è un problema di ordine pubblico, devono intervenire le forze dell’ordine. Chiederò l’intervento del prefetto, da soli non ce la facciamo. Già da tempo”, per esempio, “la linea per Mara è segnalata come ad alto rischio. Serve un’azione coordinata e più incisiva, fatta di controlli e verifiche su alcune linee. Non possiamo impedire a nessuno di salire a bordo dei nostri pullman, la violenza scoppia quando i passeggeri sono già a bordo. Noi abbiamo anche le telecamere installate su tutti i mezzi, serve un’azione più repressiva anche se riusciamo sempre ad individuare i colpevoli”.

Arnaldo Boeddu, segretario generale della Filt Cgil, riconosce “l’impegno dell’azienda per l’entrata in servizio delle guardie giurate” e aggiunge che, ormai, il tempo è scaduto e bisogna fare qualcosa di ancora più concreto per garantire la sicurezza di autisti e viaggiatori: “Sono ormai situazioni intollerabili, i delinquenti si sentono liberi di fare ciò che vogliono e aggrediscono il personale che mette a rischio la propria vita. Abbiamo proposto che le aggressioni ai conducenti dei bus siano punite al pari di quelle ad un pubblico ufficiale, può essere un deterrente. La polizia e le istituzioni devono essere più presenti”, dice Boeddu, “soprattutto in alcuni momenti della giornata e nei weekend, facendo un giro con le auto con i lampeggianti accesi per far comprendere, a chi solo vuole pensare di compiere atti vandalici, che c’è la presenza delle forze dell’ordine. E nelle scuole, all’inizio degli anni scolastici, bisogna fare più educazione civica e fare intervenire i funzionari della polizia e dell’azienda per spiegare ai giovani che è un reato danneggiare un bus, visto che è un bene pubblico”.




Casteddu Online – P.I. IT03410570927 Testata registrata presso il tribunale di Cagliari n. 5/12

Hosting Amazon Web Services, gestito da Monrif Net Srl
Via Mattei, 106, 40138 Bologna (BO)
P.Iva 12741650159

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport. legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

Privacy policy
Cookie policy
Impostazioni Cookie

CERCA

SEGUICI

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *