Fordongianus
Ieri la tappa di Fordongianus. Il 29 aprile c’è Samugheo
Fordongianus e le sue terme romane hanno accolto ieri gli 85 pellegrini che hanno preso parte alla diciottesima tappa del cammino attorno al lago Omodeo, promosso dall’Ufficio per la Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi di Oristano e dal suo referente don Ignazio Serra. Tenendo conto delle precedenti tappe, i camminatori – in totale 902 – hanno percorso complessivamente 105 chilometri, visitando 20 paesi tra Guilcier e Barigadu, 23 chiese campestri e 20 chiese parrocchiali, tre nuraghi, due musei, la diga di Santa Chiara e numerosi siti archeologici. Sabato 29 aprile, con la tappa di Samugheo, si concluderà il primo ciclo nei paesi del Barigadu-Guilcier.
“Si spera con la prossima di Samugheo di toccare la quota di 1.000 presenze”, ha commentato don Ignazio Serra. “Una cifra tonda che dice l’interesse per i cammini in generale e le potenzialità di quest’angolo di Sardegna in modo speciale. Esperienza spirituale, percorsi naturalistici, archeologia, tradizioni, buona cucina a chilometro zero, una squisita accoglienza: sono tutti elementi che arricchiscono il pellegrino che sceglie i 21 paesi del Guilcier-Barigadu. Lo è la riprova, semmai ce ne fosse ancora bisogno, della risposta in crescendo, dallo scorso 16 ottobre a oggi, messa in atto dall’Ufficio per la Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi di Oristano. La sfida lanciata a Sorradile in occasione della conferenza stampa coi sindaci del territorio, alla presenza dell’arcivescovo Roberto Carboni, di realizzare una serie di cammini durante i mesi dell’autunno e dell’inverno ha avuto una risposta che è andata oltre le più rosee aspettative”.
Tornando al cammino di ieri, i pellegrini hanno completato un giro ad anello da San Lussorio di Fordongianus fino alle terme romane, per poi risalire lungo la strada dell’anfiteatro e fare rientro alla chiesa martiriale. Dopo la preghiera e la benedizione iniziali da parte del parroco don Omar Orrù, è seguito il benvenuto del sindaco Serafino Pischedda, che ha voluto percorre insieme ai pellegrini il tratto di 3 chilometri sino alle terme romane del I-III secolo dopo Cristo.
Foto Ufficio per la Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi di Oristano
Le guide della cooperativa Forum Traiani hanno illustrato, attraverso un percorso in situ, la storia della presenza di Roma e la realizzazione dei vari ambienti termali che vi furono costruiti. Il cammino è proseguito sino alla parrocchiale tardogotica di San Pietro, dove il parroco ne ha narrato la storia, mentre le campane venivano suonate a festa dal presidente dei campanari della Sardegna, Sisto Manca.
I camminanti, poi, hanno sostato sul retro del municipio, dinanzi a una delle sculture da cui sgorgava l’acqua calda termale, per immergervi solo per pochi secondi le mani. La risalita verso la chiesa martiriale ha visto una prima sosta all’anfiteatro romano e poi allo spiazzo all’ingresso del paese, dove venne collocata nel XX secolo una croce in trachite rossa. Qui si è pregato per la terra con la preghiera della Laudato Si’ e sono state fatte risuonare le buone pratiche per la cura e la custodia della Casa comune.
Al tramonto della giornata, a gruppi e in momenti diversi, si è visitata la chiesa romanica e poi, sempre con le guide, la cripta dove venne deposto il santo martire Lussorio, che detiene in Sardegna il primato di avere oltre 50 chiese a lui dedicate nell’isola, nonché il paese di Santu Lussurgiu che ne porta il nome.
Don Ignazio Serra, a conclusione del cammino, ha ringraziato parroco e sindaco e pellegrini, dando appuntamento al 29 aprile per conoscere il borgo di Samugheo e la sua eccellenza nell’arte dei tappeti, la chiesa campestre di Santa Maria de Mesu Mundu e altri angoli naturalistici del suo territorio.
Foto Ufficio per la Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi di Oristano
Lunedì, 13 marzo 2023
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