Oristano
Nel 2022 effettuati 9.524 esami per la diagnosi. Tra i 30 e i 45 giorni per l’intervento. I dati del San Martino
Realizzare un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) aggiornato, accreditato e certificato da un ente esterno secondo le più moderne linee guida, che accompagni le donne con sospetto di tumore al seno dalla diagnosi alla cura fino ai successivi controlli. È questo l’obiettivo del progetto multidisciplinare coordinato dal direttore dell’Unità operativa di Oncologia Ematologia dell’ospedale San Martino di Oristano Luigi Curreli, che vede riunite attorno a un tavolo, in un team operativo, tutte le strutture e le professionalità coinvolte a diverso titolo nel trattamento del tumore alla mammella: anatomia patologica, oncologia, radiologia, senologia, rete delle cure palliative, rischio clinico, qualità e formazione, e poi medicina interna, laboratorio analisi, pronto soccorso, riabilitazione, anestesia e rianimazione, psicologia, farmacia ospedaliera, oltre che direzione generale e sanitaria. A queste si aggiungono strutture esterne alla Asl di Oristano, come la medicina nucleare di Sassari o la radioterapia di Nuoro, chiamate a condividere i percorsi, e la Lilt (Lega italiana per la lotta ai tumori), associazione attiva nel sostegno dei pazienti.
“L’oncologia rappresenta un punto cardine dell’attività sanitaria della Asl di Oristano, sul quale è forte la determinazione per un suo rafforzamento su più fronti: da quello della prevenzione e degli screening fino alle cure palliative”, afferma il direttore generale della Asl 5 Angelo Serusi – Contiamo già su ottime professionalità: quello che il nuovo Pdta mira a ottenere è il raccordo tra gli attori e le strutture coinvolte, così da permettere alle pazienti di ricevere trattamenti più rapidi e sicuri e farlo nei tempi adatti per curare nel miglior modo possibile la malattia” afferma il Direttore generale della Asl 5 di Oristano Angelo Serusi.
Il percorso prenderà in carico la paziente dal momento del sospetto clinico di un tumore, che potrà emergere con l’esame radiologico (mammografia ed ecografia) eseguito su richiesta del medico di famiglia, di uno specialista o tramite il programma di screening oncologico, per sottoporla, se necessario, alla biopsia e all’esame istologico effettuato dall’anatomia patologica. Se il sospetto viene confermato, la donna viene avviata al percorso terapeutico più adatto, a seconda del quadro clinico rilevato. I trattamenti offerti alle pazienti comprendono la chirurgia, le terapie farmacologiche adiuvanti e neo-adiuvanti, la radioterapia, i trattamenti fisioterapici ed il supporto psicologico, il follow up ed eventualmente le cure palliative.
“Grazie all’attivazione del nuovo percorso – chiarisce il dottor Curreli – sarà possibile migliorare la qualità delle prestazioni offerte, rendendo più rapidi e fluidi i passaggi da una fase all’altra, e abbattere i livelli di stress sia nelle pazienti, grazie a tempi d’attesa ridotti, sia negli operatori sanitari, che seguiranno protocolli condivisi e formalizzati”.
I dati. “Il tumore più diffuso fra le donne è il carcinoma della mammella, che colpisce una donna su 8 dopo i 45 anni”, spiega il direttore sanitario Antonio Maria Pinna. “Di contro, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi rappresenta circa l’88 per centro dei casi. Per questo è particolarmente importante ottimizzare i percorsi di diagnosi, cura e assistenza”.
Nel 2022, il Servizio di Radiologia territoriale della Asl 5 di Oristano, coordinato dal dottor Antonello Gallus, ha effettuato 9.524 esami per la diagnosi del tumore al seno, fra mammografie, ecografie mammarie, biopsie ed esami citologici, mentre sono state 4.374 le mammografie effettuate nell’ambito degli screening oncologici, che hanno richiesto 205 accertamenti di secondo livello.ù
Significativi anche gli accessi in Oncologia-Ematologia, diretto dal dottor Luigi Curreli che ogni settimana accoglie circa venti nuovi pazienti con tumore e ne prende in carico oltre 110 per le visite di controllo: un’attività che è stato possibile potenziare (abbattendo totalmente le liste d’attesa) grazie all’assunzione di tre nuovi oncologi.
Sul versante della Chirurgia senologica, i primi tre mesi di attività del 2023 hanno segnato un incremento del 30% rispetto all’attività dell’anno precedente, con tempi d’attesa per l’intervento che vanno dai 30 ai 45 giorni. Quella della Senologia, che vanta ottime professionalità, è un’altra delle direttrici che la Asl di Oristano punta a sviluppare, avendola inquadrata – nell’atto aziendale di recente approvazione – come struttura semplice dipartimentale: un riconoscimento che, a regime, permetterà di incrementarne l’organico e i volumi d’attività, con l’obiettivo di rafforzare quello che già attualmente, insieme al reparto di Chirurgia, è un punto di riferimento per il centro Sardegna.
Lunedì, 20 marzo 2023