Fratelli d’Italia è quasi intoccabile, a sfiorare il 31 per cento, ma ora il suo inseguitore è cambiato. E’ il Pd che in una settimana, su spinta delle primarie e del loro risultato, riesce a compiere un balzo di poco inferiore al 3 per cento, drenando preferenze ai potenziali alleati, cioè il M5s e l’Alleanza Verdi-Sinistra. E’ la sintesi del sondaggio settimanale del lunedì condotto dall’istituto Swg per il TgLa7. L’elezione di Elly Schlein sembra dare una spallata al quadro politico così come lo abbiamo conosciuto almeno dalle elezioni politiche del 25 settembre in poi.
Resta il primato – con distacco apparentemente incolmabile – del partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, stabile al 30,7 per cento dopo qualche oscillazione nelle settimane scorse. Al secondo posto c’è il Partito Democratico che sull’onda dell’entusiasmo della vittoria della nuova segretaria torna a vedere da vicino quota 20 per cento: è al 19 per cento, cifra che non vedeva dal voto di settembre. I dem aumentano del 2,6 per cento in una settimana. A discapito di chi sembra evidente: in gran parte a danno del M5s, che ora in questo scenario è al terzo posto e registra un calo superiore all’1 per cento, attestandosi al 15,7 (contro il 17 di una settimana fa). Ma a donare linfa c’è l’alleanza Verdi-Sinistra che finora e per mesi era stata data stabile intorno al 4 per cento e invece ora si ritrova a galleggiare sulla linea del 3, con un significativo smottamento dello 0,8 per cento. E possiamo probabilmente mettere in questa lista di “donatori” anche +Europa, la quale perde lo 0,8 e torna al 2,1: la linea di Schlein sui migranti probabilmente fa concorrenza anche nell’area quella “radicale” – nel senso letterale della parola – che ha sempre avuto sul tema il partito fondato da Emma Bonino e ora guidato da Riccardo Magi.
Ma la novità della leadership del Pd non produce evidentemente solo voti in entrata. Perché in questo schema molto rinnovato a riprendere quota è il polo centrista di Azione e Italia Viva che nell’attesa di diventare un partito unico riprende quota e dal 7,2 in cui si trovava la scorsa settimana ora torna sulla soglia dell’8 per cento, dietro alla Lega (che è più o meno stabile poco sotto al 9 e si conferma la quarta forza politica). Dietro a Calenda e Renzi c’è Forza Italia che oscilla ancora poco sopra al 6.
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