soldi-del-pnrr-per-rifare-gli-stadi,-il-caso-di-firenze-e-venezia:-l'ue-chiede-approfondimenti-–-il-riformista

Soldi del Pnrr per rifare gli stadi, il caso di Firenze e Venezia: l'UE chiede approfondimenti – Il Riformista

I progetti dell’Artemio Franchi e del Bosco dello Sport

Antonio Lamorte — 29 Marzo 2023

Soldi del Pnrr per rifare gli stadi, il caso di Firenze e Venezia: l’UE chiede approfondimenti

Fondi del Pnrr per gli stadi: per l’Artemio Franchi di Firenze e per un nuovo impianto, il cosiddetto “Bosco dello sport”, vicino Venezia. È un vero e proprio caso quello finito nel mirino della Commissione Europea: quello di due progetti finanziati anche con fondi del Pnrr finiti nella lista degli “approfondimenti tecnici”. E sollevato anche all’estero, da quotidiani come il Financial Times e media come Politico.eu, il dibattito rimbalza finalmente anche in Italia. Il governo Meloni difende i progetti.

Il piano è stato ideato e strutturato per far ripartire le economie dell’Unione dopo lo shock improvviso della pandemia da coronavirus. Per investimenti strategici, ambiente e digitale, scuola e sanità, trasporti e lavoro. Pnrr sta per Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il piano si sviluppa su tre assi principali: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. E raggruppa i progetti in sedici componenti a loro volta raggruppate in sei missioni. L’Italia è la principale beneficiaria del Piano di finanziamento comunitario con 191,5 miliardi di euro con i fondi suddivisi in 68,9 miliardi di sovvenzioni e 122,6 miliardi di prestiti.

Bruxelles si riserva di fare questi cosiddetti “approfondimenti tecnici” prima di sbloccare i fondi per l’Italia, come riporta Il Corriere della Sera. I sindaci di Firenze e Venezia, Dario Nardella e Luigi Brugnaro, difendono i progetti e si oppongono allo stop provvisorio dell’Unione Europea. Alla riqualificazione del Franchi è contestato il contributo relativo ai Piani Urbani Integrati di 55 milioni sul costo totale di circa 200 milioni dell’opera. “Il nostro progetto è eccellente, abbiamo rispettato per filo e per segno tutti i criteri stabiliti dai vari governi italiani”, ha detto il sindaco Nardella pronto anche a volare a Bruxelles per rivendicare la “correttezza della procedura e l’ammissibilità del finanziamento”.

Il piano finanziario è stato rivisto dopo l’ok al progetto preliminare della Commissione. L’aumento del costo dei materiali aveva portato a uno stanziamento aggiuntivo da parte dello Stato. Bruxelles ha chiesto un chiarimento e il governo ha avuto un mese di tempo per un nuovo via libera. A Venezia invece si parla di un’area verde battezzata “Bosco dello Sport”, 115,56 ettari, il 68% forestato, un nuovo stadio da 16mila posti e un’arena per eventi, opere accessorie per viabilità e parchi. Il costo iniziale di 283 milioni, 93 dal Pnrr, salito fino a 308 milioni. Brugnaro ha parlato di “una situazione che nessuno si augurava, io sono sempre fiducioso ma vedremo. La cosa buona è che il governo è unito nel difendere i progetti”.

E infatti il governo Meloni si è schierato a difesa dei progetti anche se ereditati dall’esecutivo guidato da Mario Draghi. Non mancano le voci critiche, come quella di Matteo Renzi che lamenta: “I soldi del Pnrr devono andare alle case popolari, non allo stadio. Questo va rifatto coi soldi dei privati, non con le tasse dei contribuenti”. A Venezia la minoranza e gli ambientalisti attaccano il progetto: “Fondi del Pnrr per la rigenerazione urbana vanno investiti in rigenerazione urbana, non in un nuovo stadio e in un’arena per concerti”.

Avatar photo

Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.

© Riproduzione riservata

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *