Opere pubbliche o investimenti, in casa più soldi rispetto al 2022. Una parte delle risorse per tappare buche e aggiustare marciapiedi, con un occhio generale alla sicurezza: “Priorità alle esigenze della città”.
La Giunta di Quartu ha approvato ieri in Giunta lo schema di rendiconto di gestione per l’anno 2022, entro i tempi di legge previsti che consentiranno all’amministrazione di arrivare puntuale per il terzo anno consecutivo all’approvazione definitiva, prevista entro il 30 aprile dopo il passaggio in Consiglio comunale. Il risultato gestionale, comprensivo di conto del bilancio, conto economico e stato patrimoniale è stato licenziato dalla Giunta Milia e presenta un risultato di amministrazione pari a 114 milioni e 518mila euro. Le parti vincolate da leggi o vincoli di varia natura valgono 30 milioni e 680mila euro, mentre le parti accantonate ammontano a 72 milioni e 377mila euro. La parte disponibile, costituente l’avanzo libero è pari a 11 milioni e 367mila euro.
Un tesoretto che supera quello dell’esercizio dell’annualità 2021 e che è stato possibile raggiungere grazie ad un meticoloso lavoro di pulizia e stralcio dei residui attivi più vetusti dal bilancio da parte degli uffici comunali. Particolarmente incisiva è stata l’azione di riaccertamento dei residui attivi e passivi esistenti a fine esercizio e la verifica dei requisiti che ne hanno determinato la cancellazione o il mantenimento. Infatti sono stati espunti dalle scritture contabili i crediti di dubbia esigibilità per un totale di 26 milioni di euro con correlata iscrizione all’attivo dello stato patrimoniale, con la riserva di ulteriori e successive azioni di recupero finalizzate alla riscossione. Si è proceduto altresì a variare l’ammontare del fondo pluriennale vincolato al fine di consentire la reimputazione dei residui passivi negli esercizi di esigibilità degli stessi.
L’incremento del risultato dell’avanzo, frutto dell’ottimizzazione sopra descritta, non è certo ripetibile nel futuro. Per questo è prevista un’azione di prudente utilizzo da parte dell’esecutivo dell’avanzo di quest’anno in relazione ad eventuali esigenze che si dovessero manifestare nei prossimi esercizi. Altra componente su cui si è lavorato è quella relativa alla ricognizione ed aggiornamento patrimoniale relativa ai cespiti immobiliari, sulla cui classificazione e riordino l’Amministrazione ha investito da subito al fine di renderne le stime più attendibili possibile. A fronte del trend incrementale osservabile sul dato disponibile nell’ultimo anno si osserva ancora un margine di sofferenza in termini di capacità di spesa, ossia di impiego ed utilizzo dei fondi assegnati: la percentuale di non impiego effettivo delle risorse rese disponibili con l’applicazione dell’avanzo 2021 è stata circa del 50%. Un dato fortemente influenzato dalle carenze ancora presenti nell’organico comunale e che suggeriscono un’azione sull’anno corrente strutturata prevalentemente su due fronti: un ulteriore rafforzamento ed adeguamento della macchina amministrativa da un lato ed un’azione strategica concentrata su pochi grandi progetti che evitino il rischio di dispersività. Altro punto di analisi è quello che riguarda le percentuali di impegnato sugli stanziamenti della spesa: in termini assoluti il dato migliora, anche se dall’analisi comparativa con le percentuali dell’anno precedente sembra essere peggiore. Criticità si riscontrano ancora riguardo ai livelli di riscossione ordinaria delle entrate tributarie: pur in presenza di migliori livelli di pagamenti da parte dei contribuenti anche riguardo alla componente accertata per evasione dai tributi, si registrano sofferenze nella gestione della fase finale di riscossione a causa di un non più adeguato ricorso a troppi conti correnti postali. A questo proposito, l’amministrazione comunale intende incrementare per l’anno corrente l’incentivazione all’utilizzo dei nuovi strumenti di pagamento in particolare il sistema nazionale “PagoPa”, in grado di evitare l’incagliamento delle risorse in entrata. Il progressivo miglioramento dei parametri di gestione è stato anche confutato dall’analisi dei parametri di deficitarietà dell’ente: da 3 parametri negativi accertati a rendiconto 2021 si è scesi a due parametri nel rendiconto 2022. È infatti rientrato nella normalità il livello dei debiti fuori bilancio riconosciuti mentre rimangono negativi il parametro che misura il valore dei debiti ancora da riconoscere e il livello di riscossione dei crediti ancora non sufficientemente adeguato.
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