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Lutto nella musica italiana: ritrovato morto in casa Luca Bergia, batterista dei Marlene Kuntz – Il Riformista

Il fondatore della band cult del rock alternativo

Antonio Lamorte — 23 Marzo 2023

Lutto nella musica italiana: ritrovato morto in casa Luca Bergia, batterista dei Marlene Kuntz

Luca Bergia aveva fondato i Marlene Kuntz, uno dei gruppi di rock alternativo più importanti e seguiti della musica italiana. Il batterista era rimasto nella band cuneese fino al 2020, si era dedicato all’insegnamento. È stato ritrovato senza vita questa mattina in casa, aveva 54 anni. Bergia aveva due figli, Tommaso e Alessandro, e due fratelli, Antonello ed Elisabetta.

Era il 1988 quando con il chitarrista Riccardo Tesio aveva deciso di fondare i Marlene Kuntz. Successivamente si sarebbe unito il frontman Cristiano Godano, chitarrista e paroliere. Ha inciso con la band dieci album in studio, ha girato l’Italia in centinaia di concerti, ha collaborato con tanti artisti anche internazionali come Patti Smith e Skin. Con il gruppo aveva partecipato al Festival di Sanremo nel 2012. Aveva lavorato anche alla sonorizzazione di due video-installazioni del duo Masbedo ad Art Basel, Biennale di Venezia e Indeepandance e con il Teatro Stabile di Torino per lo spettacolo Fatzer di Brecht del 2012.

Dal 2020 aveva deciso di lasciare il gruppo e di dedicarsi all’insegnamento di scienze alle scuole medie di Madonna dell’Olmo di Cuneo e Chiusa Pesio. “Sono uscito dal tour celebrativo 30/20/10, agli albori dell’undicesimo disco di casa Marlene, letteralmente spossato, spaesato, privo di energie mentali e creative – aveva spiegato così in un post la sua decisione – Avevo necessità di staccare la spina e prendermi un anno di stop (che poi sarebbero diventati due) per rimettermi in sesto sia fisicamente che psicologicamente: questa l’origine dei generici ‘motivi personali’ che vi comunicammo all’epoca. Avevo bisogno di tempo e giusta calma per poter rispondere alle inattese domande che si facevano sempre più pressanti e urgenti alla mia mente”.

“Ringrazio Cristiano e Riccardo – continuava in quel post – che hanno capito e permesso di mettere tutto in stand by per concedermi del tempo che fosse solo mio. Sinceramente non mi sentivo pronto, né fisicamente né creativamente, per affrontare l’ennesimo disco cruciale: da un versante il precipizio del fallimento, dall’altro uno sperabile successo, per quel che possa significare al giorno d’oggi una parola così inconsistente”.

Da stabilire la data dei funerali.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.

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