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La denuncia della mamma di Tommaso: “Trattato come un cane e non ammesso alla sala comune perchè disabile” – Il Riformista

L’episodio in Trentino Alto adige

Francesca Sabella — 9 Marzo 2023

La denuncia della mamma di Tommaso: “Trattato come un cane e non ammesso alla sala comune perchè disabile”

Viene un nodo allo stomaco a leggere le parole di Tommaso, o meglio che la mamma ha scritto per lui. Perché Tommaso ha ventiquattro anni ed è affetto dalla sindrome di Norrie che non gli permette di vedere e gli provoca una disabilità cognitiva importante. È per questa sua disabilità che è stato vittima di un gesto bruttissimo da parte di una struttura ricettiva. A raccontarlo sui social la madre Cecilia Bonaccorsi. “Sono Tommaso, ragazzo cieco che non parla. Ho ricevuto un atto di pesante discriminazione… Mi trovavo presso un hotel di San Martino di Castrozza, in Trentino Alto Adige. Degli ospiti della sala ristorante erano infastiditi dalla mia presenza e se ne sono lamentati con l’albergatrice che ha proposto ai miei di prendere i pasti successivi in una saletta separata dai vetri ambrati oscurati. Lo ha proposto a noi e non a loro… Sono stato trattato come un cane non ammesso nella sala ristorante comune. Ovviamente siamo ripartiti perché non è piacevole restare dove non si è graditi. Vacanze rovinate e tanto ma tanto amaro in bocca”.

Un episodio gravissimo, un atto di discriminazione che i genitori di Tommaso non accettano, non possono accettarlo, come non hanno accettato le scuse dei responsabili dell’hotel. Tutto è iniziato quando la famiglia, come di consuetudine, ha organizzato una settimana di vacanza in montagna. La disabilità di Tommaso non è mai stata un ostacolo, anzi, lui ha sempre viaggiato ed è viaggiando che si è innamorato della montagna. Purtroppo però la struttura dove solitamente la famiglia alloggia era al completo e così, hanno raccontato al quotidiano La Repubblica i genitori, si sono affidati a un altro hotel. Cecilia Bonaccorsi ha persino mandato una mail all’hotel, prima di prenotare una stanza in mezza pensione, avvertendoli che Tommaso era affetto da disabilità “per evitare sorprese“.

Una cortesia assolutamente non dovuta e che comunque non è servita a evitare un episodio così brutto. Arrivati in hotel, la famiglia si è recata nella sala adibita per la cena, ma la mattina successiva ai genitori di Tommaso è stato proposto di spostarsi in una sala isolata durante i pasti. La sera prima alcuni ospiti si sarebbero lamentati perché “infastiditi dalla presenza di un disabile a tavola“. Tommaso col bavaglino al collo e con la mamma che ogni tanto lo aiuta a mangiare imboccandolo, evidentemente è stata una scena che ha urtato la sensibilità di qualcuno, rovinandogli la cena.

Si sarebbero infastiditi a tal punto davanti alla disabilità di Tommaso da chiedere di spostare la famiglia in un’altra sala. Cecilia e Remo hanno ragionato sulla proposta di spostarsi e alla fine sentendosi “umiliati e offesi” hanno deciso di andarsene senza attendere la fine della settimana. Sono rientrati a Roma rinunciando alla loro vacanza ma non alla loro “battaglia culturale“.  L’hotel si è scusato con una mail per il disagio ma la risposta di Cecilia è stata: “Non le accetto, mi dispiace“. E non è accettabile il comportamento degli ospiti dell’Hotel e di chi li ha assecondati. La disabilità, invece, quella va accettata. Sempre. Senza se e senza ma.

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Giornalista napoletana, classe 1992. Affascinata dal potere delle parole ha deciso, non senza incidenti di percorso, che sarebbero diventate il suo lavoro. Segue con interesse i cambiamenti della città e i suoi protagonisti.

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