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Guerra del governo alla sigarette, verso stop all'aperto anche per quelle elettroniche: “Divieto esagerato” – Il Riformista

“Un errore equiparare le bionde alle e-cig”

Redazione — 5 Marzo 2023

Guerra del governo alla sigarette, verso stop all’aperto anche per quelle elettroniche: “Divieto esagerato”

Il governo valuta la stretta contro le sigarette (comprese quelle elettroniche) e i prodotti di tabacco riscaldato che potrebbero essere vietate all’aperto. La bozza con i nuovi divieti, già annunciati dal ministro della Salute Orazio Schillaci, sarebbe pronta, come anticipato oggi dal quotidiano La Stampa.

Le nuove restrizioni dovrebbero prevedere lo stop al fumo nei dehors (spazio all’aperto fornito di tavolini, caratteristico di bar e di ristoranti), alle fermate dei mezzi pubblici e nei parchi in caso di presenza di bambini e donne incinte. L’intenzione di limitare l’uso di sigarette all’aperto che il ministro Schillaci aveva già espresso lo scorso gennaio, illustrando le linee programmatiche del dicastero che presiede.

L’intenzione era quella di vietare le sigarette “in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza; eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori nei locali chiusi; estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti non da fumo (sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato); estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina e ai device dei prodotti del tabacco riscaldato”.

Divieto che, stando a quanto emerge nella bozza, prevede lo stop non solo all’interno dei locali (che hanno la presenza di sale fumatori) ma anche all’esterno di bar e ristoranti che hanno a disposizione i tavoli. Stop a bionde ed e-cig anche alle fermate all’aperto di metro, bus, treni e traghetti, mentre dovrebbero essere eliminate le sale fumatori negli aeroporti. Divieto per tutti i tipi di sigaretta anche nei parchi in presenza di bambini e donne incinte, ma, anche in questo caso, il divieto potrebbe diventare totale.

Una stretta, quella annunciata da Schillaci, che non piace al collega ministro Matteo Salvini, in disaccordo sullo stop alle sigarette elettroniche: “Le sigarette elettroniche stanno aiutando tanta gente ad abbandonare quelle normali. Da ex fumatore che ha smesso 4 anni fa, il divieto di fumarle all’aperto appare esagerato. Voi che dite?”, ha scritto su Twitter il segretario della Lega.

Raggiunto dall’agenzia Ansa, Fabio Beatrice, direttore del Mediterranean Observatory of Harm REduction (MOHRE) e fondatore del Centro antifumo dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, critica l’intenzione del governo perché la politica dei “divieti” non basta per contrastare a dovere il fenomeno. “Non sono contrario ai divieti ma è impensabile che la politica di contenimento del tabagismo in Italia, considerando che il tabagismo causa 93mila morti l’anno nel nostro Paese, possa passare solo da politiche di divieti”.

Secondo Beatrice il passaggio deve essere graduale e con altre iniziative “a partire dall’introduzione di strategie di riduzione del rischio attraverso l’utilizzo delle sigarette elettroniche per i fumatori che non riescono a smettere. Le e-cig infatti non risolvono il problema della dipendenza da nicotina ma risolvono il problema legato alla tossicità da combustione. Inoltre, un recente lavoro pubblicato su Nature dimostra che le e-cig sono meno tossiche del 95% rispetto alle sigarette tradizionali“.

Le sigarette elettroniche “non andrebbero equiparate alle sigarette tradizionali poiché i livelli di tossicità sono molto diversi”.

Redazione

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