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Fibromialgica, disoccupata e sotto sfratto a Maracalagonis: “Mi servono almeno 500 euro al mese” – Casteddu On line

Lotta contro la fibromialgia dal 2019, è disoccupata da un anno prima e il prossimo diciotto aprile dovrà lasciare la casa nella quale vive a Maracalagonis. Francesca Sulas ha 37 anni, un compagno di Sassari della stessa età, “non lavora da qualche mese nemmeno lui, prima era a Pavia”, e tre cagnolini. La donna ha scritto una lunga email alla nostra redazione. Una richiesta di aiuto con, a contorno, alcune spiegazioni che fanno comprendere che l’alternativa a finire in mezzo alla strada sia quella di avere “almeno 500 euro al mese. Non ho nemmeno un centesimo, per questo ho aperto una raccolta fondi. Chi può donarmi soldi basta che mi contatti telefonicamente, poi fornirò io tutte le indicazioni”. La Sulas, sino a pochi anni fa, aveva un lavoro sicuro: “Facevo l’assicuratrice. Poi, anche a causa dei dolori folli, ho dovuto lasciare. A Maracalagonis per un appartamento in affitto bastano anche cinquecento euro al mese”. Ecco, di seguito, alcuni stralci della sua email.

“Salve, mi chiamo Francesca e scrivo dalla provincia di Cagliari. Sono affetta da fibromialgia, patologia invalidante ma non ancora riconosciuta a livello nazionale.

Personalmente ne sono affetta in modo grave, poiché i vari sintomi che comporta non mi permettono di lavorare, quindi di sostenermi e avere una vita normale. Ancora non esiste una cura specifica se non terapie che costituiscono un palliativo, ma hanno anche un costo che non sono in grado di affrontare economicamente. Sono da un paio di anni che la fibromialgia mi priva di una vita normale, purtroppo sono rimasta sola, senza famiglia, parenti o conoscenti che mi aiutino in questo calvario. A giorni sono costretta a letto, anche per periodi prolungati, altri giorni secondo quel che mangio il via vai al bagno é inevitabile, la notte non dormo perché i dolori si intensificano e il corpo si irrigidisce, venendo colpito da crampi, parestesie e

mioclonie. La mattina per alzarmi dal letto è un impresa titanica, perché il corpo non risponde, devo star attenta a non cadere, scrivere tutto per non dimenticar nulla e per ricordare le cose importanti perché la testa è  avvolta dalla nebbia, manca la concentrazione e mal di testa e stanchezza sono compagni fedeli oltre al

dolore. La malattia comporta quasi cento sintomi, presentandosi, spesso, in maniera simultanea, devastandomi. A 37 anni non ho una vita, questa patologia mi ha tolto tutto. Cerco di reagire, in solitudine, perché è difficile trovare persone che comprendano, trovare amicizie, curare relazioni, quando all’ ultimo momento

si deve disdire qualsiasi impegno perché il tuo corpo è trafitto da mille lame. È una malattia subdola, cronica, degenerante, che col tempo ti priva di ogni briciolo di forza.

Non ho aiuto alcuno da nessuno, vivo con i miei tre bimbi pelosi che sono la mia vita.

Purtroppo a causa della malattia e di situazioni familiari poco felici mi è stato dato lo sfratto, sono impossibilitata a far un Isee per conto mio, pertanto non posso contare nemmeno sulle classiche associazioni di volontariato per chiedere un minimo di sostegno. A breve mi farà visita l’ufficiale giudiziario e non so che fine farò con i miei mobili e le mie cose e i miei tre

pelosi che sono la mia unica fonte di gioia e amore, in questa vita di sofferenza. Mi sono già rivolta ad associazioni, Comune, assistenti sociali di paese, invano. Ho bisogno di un aiuto concreto perché una volta convalidata la data di rilascio dovrò andar via con i miei amori pelosi e la mobilia. Attualmente ho serie difficoltà nel reperire gli alimenti di cui necessito e che non mi creino problemi intestinali, detersivi per l’igiene domestica e personale e rischio il distacco della corrente perché’ non

riesco a far fronte alla bolletta seppur di basso importo. Mi vergogno ma sono in una situazione di estrema urgenza economica. Chiedo aiuto a tutti coloro che comprendono la mia malattia e la mia situazione e che possano darmi

qualsiasi genere di aiuto concreto perché per lo Stato io e la mia fibromialgia siamo invisibili. Vi chiedo aiuto dal profondo del cuore a far si che non rimanga invisibile come fibromialgica e come

persona.  Ho tempo entro e non oltre le 10 del 18 aprile per trovare una sistemazione assieme ai miei bimbi pelosi e le mie cose. Chiunque di buon cuore volesse aiutarmi mi contatti al +393470909482. Aiutatemi a sopravvivere”.

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