emanuele,-oss:-“l'operatore-socio-sanitario,-un-fantasma-all'interno-del-ssn”.

Emanuele, OSS: “l'Operatore Socio Sanitario, un fantasma all'interno del SSN”.

Ci scrive Emanuele Piga, OSS: “l’Operatore Socio Sanitario, un fantasma all’interno del Servizio Sanitario Nazionale”.

Buongiorno Direttore,

sono un OSS e leggo molto spesso la vostra testata. Vorrei condividere con voi e i vostri lettori un mio piccolo pensiero: si parla molto spesso della “questione infermieristica“, professionisti importanti e pienamente inseriti all’interno del Servizio Sanitario Nazionale; con loro i Medici, i Tecnici sanitari, i fisioterapisti e via discorrendo. Poi ci sono loro… Chi? Gli Operatori Socio Sanitari.

Questi non professionisti, ignoranti in quanto non laureati e talvolta nemmeno diplomati, questi soggetti il cui lavoro sembra essere “inferiore” e “deplorevole” agli occhi di chi ha frequentato l’Università e si è laureato. L’OSS, un ibrido che non è né un professionista, né a quanto pare un essere pensante.

Si caro Direttore, da quanto leggo nei vostri articoli scritti da alcuni professionisti laureati, noi siamo invisibili e ci dobbiamo scusare con loro, i professionisti sanitari intendo, perché esistiamo.

Scusateci se anche noi siamo stati al vostro fianco nel periodo della Pandemia Covid, 24 ore su 24, bardati e sudati, spesso e volentieri sostituendovi su vostra richiesta in mansioni a noi non pertinenti.

Scusateci se in molti casi vi abbiamo sostituito, soprattutto nel privato, col famigerato Super-OSS, per garantire un minimo di continuità assistenziale al Paziente.

Scusateci se esistiamo, se ogni tanto vi supportiamo in mansioni che non ci competono solo perché in anni di esperienza sappiamo, ma non possiamo saperlo o in qualche modo vi abbiamo involontariamente oscurati.

Anzi no, noi non abbiamo oscurato nessuno perché miei cari amici noi siamo invisibili ai vostri occhi ma… Non siamo mai e dico mai stati invisibili agli occhi dei veri protagonisti: i Pazienti.

Un gesto come un bacio, una parola come un grazie da quelle persone così fragili e dai loro familiari vale più di mille parole scritte e dette e ci rende davvero professionisti.

Anche se per alcuni resteremmo sempre “manovali” della sanità per loro, i Pazienti o gli ospiti, saremmo sempre punto di riferimento.

Grazie.

Emanuele Piga, Un semplice OSS

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