Le condizioni di salute di Alfredo Cospito peggiorano sempre più rapidamente. L’anarchico detenuto al 41bis nel carcere di Bancali potrebbe essere trasferito già oggi a Milano Opera, dove è presente un centro clinico attrezzato che potrebbe far fronte ad eventuali emergenze che dovessero sopravvenire per il prolungato digiuno.
Alle 18 è atteso il Consiglio dei ministri che si riunirà per decidere sul caso.
Secondo i sanitari, che lo visitano tre volte al giorno, la sua permanenza a Sassari potrebbe essergli fatale. L’uomo, in sciopero della fame da oltre cento giorni, avrebbe perso molto peso passando da 100 chili a 72. Nell’ultima visita è stato suggerito dai medici di avvalersi di una struttura clinica.
Anche il PD, insieme a tanti artisti, intellettuali, religiosi, chiede la revoca delle misure più restrittive.
Sul caso è intervenuta l’associazione Antigone che ha pubblicato una foto del detenuto su Twitter in cui l’anarchico appare fortemente dimagrito. In tutto questo periodo l’anarchico si è nutrito esclusivamente di acqua e integratori.
Il ministro Nordio può intervenire revocando il 41 bis ed è proprio questo l’appello che arriva da più parti. “Spetta allo Stato, al Ministro della Giustizia, ai giudici prendere una decisione che salvi la vita di Cospito revocando la misura del 41 bis e garantendo che la pena nei suoi confronti sia rispettosa del principio di umanità. Lo chiediamo da settimane, a prescindere da qualunque pressione di piazza, e la richiesta si fa ogni giorno più ineludibile” commenta Antigone.
Dello stesso avviso il legale di Cospito, Flavio Rossi Albertini, che ha ufficialmente sottoposto al ministro Nordio la domanda di revoca del carcere duro: “Il 41 bis è un istituto da abolire”.
Nelle ultime ore anche la premier Giorgia Meloni aveva mostrato il pugno duro: “Non scendiamo a patti con chi minaccia”. Il ministro degli esteri Antonio Tajani ha detto: “Dobbiamo separare la vicenda personale, su cui è competenza del ministro di Giustizia intervenire, e la vicenda che riguarda gli attacchi”.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it