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Bye bye sigarette: a breve sarà proibito fumare anche all'aperto

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A 20 anni dalla legge Sirchia, è in arrivo una nuova stretta per i fumatori (e riguarda anche le e-cig): a breve sarà vietato accendersi una sigaretta tradizionale o elettronica anche all’aperto

Sono trascorsi 20 anni da quando la legge Sirchia sancì la proibizione di fumare in tutti i locali chiusi, compresi i luoghi di lavoro privati o non aperti al pubblico, gli esercizi commerciali e di ristorazione, i luoghi di svago, palestre, centri sportivi.

Oggi arrivano nuove proibizioni: tra non molto sarà vietato per legge fumare anche all’aperto. Il provvedimento già in bozza e messo a punto dai tecnici della Salute, prevede che non si possa più accendere né una sigaretta né una e-cig nei tavoli all’aperto di bar e ristoranti, così come alle fermate sempre all’aperto di metro, bus, treni e traghetti. Per il resto è confermato quanto annunciato il mese scorso dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, con il divieto di fumo al chiuso esteso anche a prodotti da svapo, Iqos e consimili a tabacco surriscaldato.

Addio anche alle sale fumatori istituite negli aeroporti e in altri locali al chiuso. Stretta in arrivo infine anche per la pubblicità delle sigarette elettroniche di vario tipo, per le quali varranno i rigidi paletti già imposti ai prodotti da fumo tradizionali, per i quali è vietata qualsiasi forma pubblicitaria diretta e indiretta.


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5 marzo 1943: il grande Lucio Battisti oggi avrebbe compiuto 80 anni

La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nella musica italiana ma ancora oggi sono vive le sue canzoni immortali.

Per molti è il più grande in assoluto della musica leggera italiana, riferimento imprescindibile per ogni generazione di artisti.

La sua ultima apparizione in TV è datata al lontano 1972, poi più nulla: chiusura totale a incontri, interviste ed esibizioni. Una riservatezza assoluta, mistero. Non gli piaceva essere scrutato, osservato, studiato.

Lui il pubblico dal vivo non lo bramava, non lo riteneva indispensabile. La musica, ecco quello che amava fare. Da solo, nel suo studio, fabbricando note ed emozioni. 15 anni di sodalizio con Mogol durante i quali ha firmato successi indimenticabili: “La canzone del sole”, “Giardini di marzo”, “Mi ritorni in mente”, “Acqua azzurra”.

Ha lasciato che solo la sua musica viaggiasse, che le persone lo ricordassero comunque seppur non vedendolo. Poi, la malattia. Aveva 55 anni quando è morto, Lucio Battisti. Oggi del suo genio rimane tanto, ancora. Straordinaria la lezione che ha lasciato in eredità, Battisti ha infatti rinnovato la canzone italiana aprendo la contaminazione con altri generi, sperimentando sempre e credendo fortemente nel suo lavoro.


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