di Redazione Area C · 21 Marzo 2023
Sorpresa: Brescia è la città dove si impreca di più dopo Venezia e al pari di Padova. Questo il risultato di uno studio di Preply, piattaforma globale di apprendimento delle lingue, che ha però limitato il raffronto a sole 19 capoluoghi di provincia. I bresciani si lasciano andare soprattutto tra le mura di casa e se la prendono con loro stessi, ma non si trattengono nemmeno davanti ai bambini e ai propri superiori. Sono soprattutto i giovani tra i 16 e i 24 anni ad esprimersi in modo più volgare, con una media di 14 imprecazioni al giorno.
L’analisi rivela che in Italia si impreca in media 8,91 volte al giorno e che sono gli uomini a farlo più spesso: ben 11,6 volte al giorno, contro il 6,3 delle donne. Sono soprattutto i giovani a fare un utilizzo più consistente di parolacce ed espressioni volgari. La media diminuisce con l’innalzarsi delle fasce d’età. Venezia è la città che detiene il primato negativo, con 19 imprecazioni al giorno. Seguono Brescia, Padova e Genova, che hanno ottenuto punteggi superiori persino a Milano e Roma (solo al 5° e 7° posto), città più caotiche, ma in cui forse gli abitanti sono più abituati a gestire gli imprevisti e quindi le proprie reazioni. In fondo – al 9° posto a pari merito con una media di 6 imprecazioni al giorno – si trovano Catania, Bologna, Bari, Parma, Verona e Napoli. A gestire in modo più sobrio contrattempi e intoppi quotidiani sono invece gli abitanti di Taranto: la città pugliese, infatti, è quella in cui si impreca di meno in assoluto e, con sole 5 parolacce al giorno, si classifica al 10° posto. Come imprecano gli italiani e contro chi? Dallo studio di Preply emerge il ritratto di un’Italia variegata. Gli italiani imprecano soprattutto contro loro stessi (21,07%), oppure scagliano improperi senza un obiettivo preciso (17,27%) probabilmente facendone largo uso come intercalare nelle conversazioni più informali. Tra i “destinatari preferiti” spuntano poi gli amici (17,17%), i collaboratori (11,22%), i partner (10,83%), gli sconosciuti (9,17%), sorelle e fratelli (7,80%) e genitori (5,46%). Esistono, poi, luoghi e contesti in cui gli italiani si lasciano andare più facilmente a espressioni volgari: accade spesso a casa (34,05%), ma anche quando ci si trova in compagnia degli amici (17,46%). Altre situazioni che mettono a dura prova gli italiani sono quelle lavorative, con il 16,98% di intervistati che ammette di utilizzare imprecazioni in ufficio, oppure durante la guida, specie quando si è bloccati nel traffico (16,78%). corriere.it