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Asse Russia-Cina-Iran, via alle esercitazioni navali congiunte: “Per la pace e la stabilità regionali” – Il Riformista

Dal Mondo

Antonio Lamorte — 15 Marzo 2023

FOTO DI REPERTORIO DA LAPRESSE
FOTO DI REPERTORIO DA LAPRESSE

Al via oggi le esercitazioni congiunte navali di Cina, Iran e Russia nel Golfo di Oman. Parteciperanno anche altri Paesi e dureranno da oggi fino al 19 marzo. “Security Bond – 2023”, il nome delle operazioni sviluppate sui cicli già tenuti da Cina, Iran e Russia nel 2019 e nel 2022. Per combinazione il via alle esercitazioni arriva proprio all’indomani dell’incidente che ha coinvolto un jet russo e un drone statunitense, il più grave incidente tra le due potenze dall’esplosione della guerra in Ucraina.

Le esercitazioni, si legge nella nota del ministero della Difesa cinese, “contribuiranno ad approfondire la cooperazione concreta tra le Marine dei Paesi partecipanti, a dimostrare ulteriormente la volontà e la capacità di mantenere congiuntamente la sicurezza marittime” e serviranno a dare “energia positiva” alla “pace e alla stabilità regionali”. La marina cinese vi partecipa con il cacciatorpediniere lanciamissili Nanning. Le esercitazioni si concentreranno soprattutto sulla ricerca aerea, sul soccorso e sulle operazioni di smistamento in mare.

Il ministero della Difesa Russo ha intanto avviato un nuovo reclutamento di militari a contratto per la guerra in corso in Ucraina da ormai oltre un anno. Secondo i media regionali russi dovranno essere circa 400mila i militari a contratto che dovranno aggiungersi all’esercito secondo i piani del ministero della Difesa della Federazione. Lo stesso dicastero ha inviato ordini alle regioni indicando il numero di persone che dovranno firmare.

Quello che si è verificato ieri nello spazio aereo internazionale sul Mar Nero è il più grave incidente Russia-Stati Uniti dall’inizio del conflitto alle porte dell’Europa. Il drone MQ-9 Reaper, senza equipaggio, era partito da una base in Romania. Secondo gli americani due caccia intercettori russi SU-27S lo hanno abbattuto. “Se il messaggio è che vogliono dissuaderci dal volare e operare nello spazio aereo internazionale, sul Mar Nero, allora quel messaggio fallirà. Continueremo a volare e operare nello spazio aereo internazionale sulle acque internazionali. Il Mar Nero non appartiene a nessuna nazione”, ha dichiarato John Kirby, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della presidenza degli Stati Uniti, che hanno convocato l’ambasciatore russo a Washington.

Mosca ha invece dichiarato che il drone stava sorvolando il Mar Nero vicino alla Crimea in un’area che era stata dichiarata “off limits” dalla Russia perché coinvolta nelle operazioni militari russe nella guerra in corso. Il drone sarebbe caduto a causa di una manovra brusca che gli avrebbe fatto perdere quota all’improvviso. L’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov ha definito ostili quei voli: “Sappiamo tutti a cosa servano queste ricognizioni di velivoli senza pilota. Cioè a raccogliere informazioni di intelligence che poi l’Ucraina usa per colpire la Russia”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.

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