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Watercolor glass beach: in Russia ecco la spiaggia arcobaleno nata da una discarica

Watercolor glass beach: in Russia ecco la spiaggia arcobaleno nata da una discarica

Questa spiaggia è l’esempio massimo di come la natura sia riuscita a “rimediare” e reare bellezza allo scempio dell’uomo. Oggi il sito è frequentatissimo.

La spiaggia di Steklyashka in Russia anche conosciuta come Ussury Bay è una ex discarica nei pressi di Vladivostok che la natura ha trasformato in un meraviglioso spettacolo: la Watercolor glass beach, una spiaggia illuminata da milioni di vetri levigati che riverberano dei colori dell’arcobaleno. Si tratta di un maestoso esempio di come la natura, se lasciata operare indisturbata, è in grado persino di correggere lo sconsiderato operato dell’uomo.

La storia di questa spiaggia è davvero inusuale: si tratta, infatti, di un sito che in epoca sovietica era stato trasformato in una discarica di vecchie bottiglie di vetro e porcellana, ma oggi, grazie ai decenni in cui gli agenti atmosferici hanno levigato e frammentato i detriti, la baia appare come una delle spiagge più belle del mondo.

Dopo l’abbandono del sito come discarica l’intero arenile restò chiuso e inaccessibile per molti anni, lasciando a madre natura il tempo di porre argine alla deturpazione operata dall’uomo. Il lavorio delle onde del mare e del vento hanno eroso il vetro sino a convertirla in una distesa di pietre coloratissime e levigate che si sono integrate alla sabbia e ai ciottoli originari e non rappresentano più un pericolo per chiunque voglia fare una passeggiata sulla battigia. Oggi è una attrazione turistica frequentatissima.


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Un gemello nel gemello: rimosso feto mai nato dal cervello di una bimba

La bambina, un anno d’età, aveva dei problemi motori e la testa ingrossata: una tomografia computerizzata ha rivelato cosa si celasse dietro quelle problematiche.

E’ successo in Cina, a Shanghai: un feto non ancora nato è stato rimosso dal cervello della gemella, una bambina di un anno. La bimba aveva la testa ingrossata e problemi motori: dopo una TC (tomografia computerizzata) i medici – con il caso di studio che poi è stato riportato sulla rivista scientifica Neurology – hanno notato che il cervello della piccola era compresso a causa della presenza di un feto malformato di una gravidanza monocoriale biamniotica (quando ciascun gemello ha il proprio sacco amniotico, ma entrambi condividono la stessa placenta) in una sacca di liquido tra i ventricoli cerebrali.

Il feto “parassita”, chiamato anche “Fetus in fetu” (feto nel feto), è un’anomalia embrionale che si innesca durante una gravidanza gemellare, nella quale uno dei due gemelli si sviluppa nel corpo dell’altro. Pur essendo vivo, poiché composto da cellule vitali, il feto malformato non può comunque sopravvivere al di fuori del gemello ospite, che fornisce sangue e nutrienti: non possiede infatti né cervello né cuore, pur avendo un’organizzazione abbozzata degli altri organi.

I casi di feto nel feto sono molto rari, circa un caso ogni 500mila nascite secondo gli esperti. Nella maggior parte dei casi, il feto non ancora nato si trova all’interno del corpo del bambino vivo, ma è molto raro riscontrare la sua presenza nel cervello del gemello.


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