Il Congresso dà il via libera definitivo, tra festeggiamenti e contestazioni da parte delle femministe, al provvedimento che permette a partire dai 16 anni di cambiare stato civile e scegliere anagraficamente sesso e nome senza autorizzazioni mediche. Le ragazze di 16 e 17 anni e quelle con disabilità potranno interrompere la gravidanza, nel sistema sanitario pubblico, senza consenso dei genitori