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Se Minzolini insulta raggi, lo fa in senso “crociano”

Attimi di teatro dell’assurdo ieri all’udienza del processo per diffamazione contro Augusto Minzolini intentato dall’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi. I fatti: il 5 agosto 2017 (Raggi era sindaca da un anno), Minzolini, giornalista […]

(DI DANIELA RANIERI – Il Fatto Quotidiano) – Attimi di teatro dell’assurdo ieri all’udienza del processo per diffamazione contro Augusto Minzolini intentato dall’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi. I fatti: il 5 agosto 2017 (Raggi era sindaca da un anno), Minzolini, giornalista ed ex senatore di FI, rimuginava a beneficio dei suoi follower: “Percorro strade dissestate di Roma e mi domando perché un’incapace, ignorante, demente abbia voluto fare il sindaco. È disonestà intellettuale”. L’allora sindaca, sentendosi chissà perché chiamata in causa, lo querelò e depositò in tribunale faldoni di progetti sul rifacimento delle strade.

Da qui in poi gli eventi precipitano in un buco nero, forse anch’esso scavato personalmente dalla Raggi. Si parte da un editoriale del marzo 2021 in cui Minzolini spiegava che il tweet lo aveva scritto “avendo in mente Benedetto Croce” dopo esser caduto “per la terza volta nel giro di qualche mese in motorino sul viale che costeggia la Farnesina”. In effetti “le buche della Raggi” (insieme alla mondezza che ella non raccoglieva e ai cinghiali e ai topi che ella allevava personalmente) sono un topos talmente radicato nella mitografia recente che persino l’udienza di ieri ha finito per vertere non tanto sulla presunta diffamazione ai suoi danni, quanto sull’accertamento delle condizioni del manto stradale sotto la sua amministrazione (giudice e testimoni sono andati a memoria, giacché il pavé in marmo di Carrara della Roma di oggi ha obliterato il degrado di allora). Minzolini: “Per la seconda volta mi era capitata questa cosa (di cadere col motorino, ndr), e avevo avuto questa reazione emotiva”; ma come: non era la terza? Qui viene fuori che lui non ce l’aveva con lei-lei, ma con l’inadeguatezza crociana, “tant’è che non parlo del sindaco lì, non c’è il nome Raggi”. A questo punto viene chiamato a testimoniare Luciano Nobili, allora del Pd, oggi consigliere regionale di Italia Viva (il cui capo fa causa ai giornalisti pure se lo nominano senza dargli del demente), uno che s’immagina neutralissimo e obiettivo sull’operato della Raggi (che d’un tratto diventa l’accusata, o comunque una che si poteva insultare in seguito a incidente stradale): ne parlavano tutti, delle buche, da cui il raptus di Minzolini.

Il mistero s’infittisce: il 30 ottobre 2018 Minzolini twittava: “Per la terza volta cado in motorino in una buca a Roma”. Ma insomma, era la seconda o la terza? Come che sia, appena Raggi ha perso le Comunali Minzolini ha smesso di cadere col motorino.

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