Con le quotazioni ridotte, Gazprom non riesce a compensare il drastico taglio dei flussi verso l’Europa con un aumento dei costi unitari: da 400 milioni al giorno, la materia prima energetica ora ne frutta una trentina. Ma la partita economica è ancora aperta: lo dimostra il fatto che solo l’8,5% delle imprese occidentali ha effettivamente lasciato la Russia