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AgenPress. Martedì 28 febbraio, trascorsi ormai più di tre anni dall’inizio della persecuzione giudiziaria ai suoi danni, Patrick Zaki si recherà nuovamente nella città di Mansura per prendere parte, da imputato, al processo che lo vede accusato dell’inesistente reato di diffusione di notizie false.
Lo studente egiziano dell’Università di Bologna, sopravvissuto a 22 mesi di carcere preventivo durissimo, è ora intrappolato in un estenuante processo fatto di brevissime udienze che terminano con continui rinvii.
Bologna, la città che ha adottato Patrick Zaki e dove lui vuole tornare a terminare gli studi intrapresi nel 2019, continua a tenere alta l’attenzione.
Lunedì 27 febbraio, alle 18, in piazza del Nettuno, Amnesty International e le altre organizzazioni della società civile torneranno a manifestare insieme a Università e Comune di Bologna per chiedere la fine del processo con una sentenza di assoluzione e l’annullamento del divieto di viaggio all’estero.
Nei giorni che precederanno l’udienza sono previste ulteriori iniziative da parte dei gruppi di Amnesty International: già oggi a Ragusa si terrà una fiaccolata di fronte al municipio, che verrà illuminato per l’occasione. Lunedì e martedì si svolgeranno fiaccolate in altre città tra le quali Milano, Bisceglie e Forlì.
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