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Pensionato da sei mesi rimpallato tra Poste e Banca: “Ridatemi i miei soldi” – LinkOristano

Oristano

Protagonista della vicenda un ex poliziotto

Da Poste italiane alla Bnl, andata e ritorno,  in un continuo rimpallo che dura da mesi e del quale a fare le spese  è stato un pensionato di Oristano: deve recuperare 291 euro  di un addebito, ma sino a ieri nessuno gli aveva restituito ancora i soldi.

La storia la racconta  Salvatore Nonnis, ex agente della Polizia di Stato che ha dismesso la divisa da tempo. Ora è in pensione ed è il protagonista della vicenda, suo malgrado.

“Nel settembre dello scorso anno mi sono recato allo sportello di Poste italiane di via Mariano IV per pagare  la Tari con un modello F24”, spiega Salvatore Nonnis.  “Dopo aver eseguito la relativa procedura ed aver digitato il pin della mia carta, ho letto nel display che l’operazione era andata a buon fine. Non per l’operatore che dal canto suo mi invitava a rimuovere la carta bancomat ed inserirla nuovamente per ripetere l’operazione appena conclusa in quanto a lui non risultava che l’importo fosse stato acquisito dalla cassa. Ciò, nonostante le mie proteste:  nel mio smartphone era pervenuto il messaggio attestante l’avvenuto addebito per il pagamento.  Ho fatto vedere il messaggio all’impiegato, il quale, però, ha insistito perché ripetessi l’operazione e davanti al mio diniego ha chiesto l’intervento della responsabile di turno. Da lei ho ricevuto rassicurazioni: l’operazione di pagamento  era stata annullata, il modello f24 da lei  trattenuto e a me promesso che l’importo prelevato mi sarebbe stato restituito automaticamente”.

Nonnis decide di pagare la Tari proprio allo sportello della sua banca, la Bnl. Provvede regolarmente e subito si accerta che gli vengano restituiti i soldi prelevati tramite il bancomat dello sportello postale.

“Un operatore della mia banca contattato telefonicamente il giorno dopo”,  racconta ancora Salvatore Nonnis, “mi confermava che l’iter relativo al prelievo era concluso e che un eventuale rimborso era incombenza di Poste italiane dove era stata eseguita l’operazione. Il  giorno successivo la responsabile delle Poste mi tranquillizzava sostenendo che dovevo solo attendere per qualche giorno”.

Dei soldi, però, nessuna traccia. Salvatore Nonnis, a questo punto contattata la Direzione provinciale di Poste italiane dalla quale viene invitato a inoltrare un reclamo. Parte il reclamo e un mese dopo dalla Direzione centrale di Poste italiane arriva una comunicazione nella quale viene spiegato al poliziotto in pensione  che qualora il riaccredito dell’importo sul conto non fosse avvenuto in automatico l’utente avrebbe dovuto rivolgersi alla propria banca.

“Sono passati tutti questi mesi e ancora non è stato risolto il problema”, denuncia Salvatore Nonnis. “A nulla è servito rammentare che la somma mi è stata trattenuta dalle Poste Italiane e che appare quantomeno ragionevole che siano loro a risolvermi il problema. Alla fine del mese di gennaio ho inoltrato anche un reclamo alla Bnl di Roma. Niente, non ho avuto indietro i miei soldi. A questo punto non mi rimane che rivolgermi ad un avvocato, con tutto ciò che comporta in fatto di spese e tempo per gli interessati e per la comunità che deve sostenere le spese per far funzionare la giustizia”.

Martedì, 7 marzo 2023

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