Paola Belloni, compagna di Elly Schlein, ha rotto il silenzio, rivelando la sua identità con un lungo messaggio via social, dopo che qualche settimana fa un settimanale di gossip aveva pubblicato per la prima volta in prima pagina una sua foto, al fianco della segretaria del Pd. Questo il titolo: «Ecco il volto della fidanzata di Elly Schlein».
Questa, invece, la replica di Paola, 28 anni. «”Non mi hanno vista arrivare” e quindi hanno tirato fuori i teleobiettivi», inizia, ironica, citando una frasi più famose riferite alla compagna. «Carə giornalistə di Diva e donna», continua, «comunicare a mezzo stampa l’intimità affettiva di una persona è un atto ingiusto e si chiama outing. Io ne sono stata travolta, ma per fortuna non annichilita, perché ho una rete amicale e familiare che mi sostiene. Mi chiedo solo cosa sarebbe successo se io questa rete non l’avessi avuta».
Continua, diventando più seria ed elencando una dopo l’altra le lacune italiane in tema di diritti civili: «In Italia non abbiamo il matrimonio egualitario, non abbiamo tutele per i figli e le figlie di famiglie omogenitoriali, non abbiamo una legge contro l’omolesbobitransfobia. Siamo un Paese dove migliaia di “Spatriati”, per dirla con Desiati, vivono o lasciano le proprie province pieni di graffi e di segreti. Il coming out è una scelta personale, che deriva anche da un’analisi della propria rete sociale. Ma mi rendo conto che essere la compagna di una figura pubblica vi abbia fatto pensare di avere il diritto di esporre me quanto è esposta lei».
Non è così, ci tiene a ribadire. Per poi concludere senza rinunciare a una battuta: «Ammetto però che la foto con la papalina di lana in testa e con il sacchetto dei bisogni di Pila in mano era notevole. Avete regalato meme alle mie amiche per i prossimi dieci anni. Detto tutto questo ora torno alla mia vita privata che spero resti sempre la stessa. Anche se senza papalina. L’ho buttata».
Finora Paola Belloni era sempre rimasta fuori dal dibattito pubblico. Era stata Schlein a parlare per la prima volta della loro relazione, durante la campagna elettorale, mantenendo però la privacy sulla sua identità. Aveva solo usato queste, bellissime, parole per raccontare un po’ di sé e del suo privato: «Sono una donna. Amo un’altra donna e non sono una madre, ma non per questo sono meno donna».