di Redazione Area C · 19 Marzo 2023
Da giorni era controllata dal titolare del negozio, una profumeria al centrodi Fiuggi. E lui si è accorto che la cassiera, a volte, non batteva lo scontrino. Ha pensato che, con questo trucco, si appropriasse degli incassi. E l’ha licenziata. È accaduto un anno fa ma adesso il Tribunale di Frosinone gli ha dato torto, annullando il provvedimento e ha ordinato di reintegrare la cassiera. Il giudice, infatti, ha ritenuto che la donna andava, semmai, sanzionata, ma non certo licenziata, perché non si è mai appropriata di un centesimo. E così le ha anche riconosciuto un risarcimento di 50mila euro. La stessa cassiera ha chiarito che nei momenti di affollamento (e a Fiuggi capita spesso con l’afflusso di turisti) davanti alla cassa si presentavano più clienti contemporaneamente. E nel scegliere la busta appropriata, confezionarla e apporre il fiocchetto, a volte non batteva lo scontrino. Ma ha dimostrato di averlo emesso in seguito tanto che i conti erano sempre corretti, senza alcun ammanco. Per questo il tribunale ha accolto il ricorso dell’avvocato Giorgio De Santis e adesso la donna ha la facoltà di rinunciare alla reintegra in cambio del pagamento di ulteriori 15 mensilità, ossia di ulteriori 60 mila euro. corriere.it