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Migranti, governo Meloni tra la passerella di Cutro e il decreto pro accoglienza che non piace a Salvini – Il Riformista

Corridoi umanitari sicuri oltre a iter più semplice per asilo

Redazione — 8 Marzo 2023

Migranti, governo Meloni tra la passerella di Cutro e il decreto pro accoglienza che non piace a Salvini

Alla vigilia del consiglio dei ministri ‘spot’ a Cutro, il governo guidato da Giorgia Meloni lavora a un pacchetto di norme per gestire il flusso migranti. Dopo la tragedia di 10 giorni fa, che ha provocato oltre 70 vittime e ancora decine di dispersi, il Cdm pensa a un decreto con pene più severe per i trafficanti, con lo stop alle partenze illegali, ma anche un decreto che prevede la creazione di corridoi umanitari sicuri per agevolare i flussi migratori oltre a un iter più semplice per dare asilo ai profughi. Misure che non troverebbero d’accordo soprattutto la Lega di Matteo Salvini che sulla non accoglienza si batte da anni.

Aspetti sui quali i lavori sono ancora in corso con un nuovo vertice in programma domattina prima del Consiglio dei Ministri in terra calabrese. Secondo quanto apprende LaPresse, oltre a un’ulteriore stretta nella lotta ai trafficanti, l’esecutivo valuta di inserire anche una nuova aggravante in caso di morte dei migranti. Sul tavolo inoltre una semplificazione e uno snellimento delle procedure per chi intende entrare regolarmente in Italia. Un intervento normativo e burocratico per accelerare le richieste attraverso agevolazioni pratiche (sarebbero in corso interlocuzioni anche con i paesi di partenza).

Governo che sta vagliando anche misure relative ai centri di accoglienza e all’implementazione dei corridoi umanitari oltre a norme per rendere più efficaci le espulsioni, soprattutto verso quei Paesi considerati sicuri con cui l’Italia ha accordi di collaborazione.

Il nodo legato ai flussi migratori è stato tra i temi al centro dell’incontro di oggi a palazzo Chigi tra Giorgia Meloni e il primo ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte. La premier, nelle dichiarazioni congiunte alla stampa, lo ha definito “uno dei temi più complicati del dossier europeo”, ricordando però che con Rutte c’è “una visione comune sul fatto che l’Europa deve affrontare questo problema come tema europeo, non in base alla contrapposizione tra movimenti primari e secondari, ma partendo dalla difesa dei confini esterni e la lotta ai trafficanti. Tema che per quello che riguarda l’Italia, ma spero non solo, diviene ancora più importante e rilevante all’indomani della tragedia che si è consumata a Cutro”.

Meloni ha ricordato anche della lettera scritta alle massime istituzioni europee subito dopo la tragedia che si è consumata sulle coste del Crotonese, ribadendo la soddisfazione per la risposta arrivata dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, “che tiene in considerazione e riprende le conclusioni che avevamo avuto nell’ultimo Consiglio europeo nelle quali si conferma un cambio di approccio rispetto alla questione migratoria, la consapevolezza di un problema che va affrontato a livello europeo, la consapevolezza della necessità di combattere i traffici e i trafficanti di vite umane anche per salvare la vita delle persone, la cooperazione con i paesi africani”.

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