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Levante e la depressione post-partum: «Mi sentivo bloccata in un ruolo che non mi bastava»

A quasi un anno dalla nascita della primogenita Alma Futura, venuta al mondo il 13 febbraio 2022, Levante si sta preparando a tornare al Festival di Sanremo, dove canterà Vivo, brano composto nel periodo immediatamente successivo alla nascita della sua bambina, che oltre a essere stato un momento di gioia le ha anche fatto conoscere la depressione post-partum

«Ho scritto questa canzone a tre settimane dal parto, ero nel buio totale», ha dichiarato l’artista in un’intervista a L’Espresso, «Oggi il tema resta molto delicato, se ne parla in maniera troppo superficiale. È ancora tabù, come se il senso di colpa prevalesse sul dolore. Non puoi essere triste perché hai vissuto una gioia, hai avuto la fortuna di dare la vita. E invece il periodo che segue il parto è molto complicato per noi donne, devi fare i conti con un corpo che non è più tuo. È diventato una casa». 

Prima, a diventare mamma non aveva pensato spesso, ha rivelato in un’altra intervista, rilasciata a Grazia. Poi, l’incontro con il compagno Pietro Palumbo e il desiderio di allargare la famiglia. «Prima di rimanere incinta avevo paura del parto che, invece, è stata un’esperienza meravigliosa. Ma del post parto nessuno mi aveva raccontato nulla, ed è stato buio». La cosa più complicata da gestire è stato il  senso di responsabilità. «Subito dopo la nascita di mia figlia avevo bisogno di rimettermi a scrivere, a suonare. Avevo bisogno di sentirmi utile per me stessa, perché amo lavorare. In quel momento mi sentivo bloccata in un ruolo speciale, quello di madre, ma non mi bastava. Le emozioni oscillavano: ero felice, ma anche triste. E non bisogna aver paura di ammettere che non è solo un periodo di gioia. Succede a tante donne». E tante donne, oggi che se ne parla senza vergogna, si sentono meno sole.

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