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“Lei non risulta essere mai nata”: ecco cosa ha scoperto una 70enne nel rinnovare la carta d'identità

“Lei non risulta essere mai nata”: ecco cosa ha scoperto una 70enne nel rinnovare la carta d’identità

Protagonista suo malgrado di questa storia è signora Giuseppina, una donna di 70 anni che risiede a Torino dal 1963, quando aveva 10 anni.

Quando è andata all’ufficio anagrafe per rinnovare la sua carta di identità, mai avrebbe potuto immaginare la risposta ricevuta dall’impiegata: “Signora, non risulta il suo atto di nascita”.

Protagonista suo malgrado di questa storia è signora Giuseppina, una donna di 70 anni che risiede a Torino dal 1963, quando aveva 10 anni. A raccontare la vicenda è La Stampa.

“Avevo 10 anni quando sono arrivata in città con la mia famiglia – ha detto la donna al quotidiano piemontese -. Ho studiato, mi sono sposata e ho avuto dei figli. Per 40 anni ho lavorato in azienda. Ho pure votato e con il documento non ho mai avuto nessun problema”.

Ma cosa è successo? In pratica nei precedenti rinnovi nessuno si era mai curato di una questione: i quattro numeri zero che vengono inseriti nei documenti di coloro che arrivano dall’estero. Ora la donna attenderà che nella sua città di origine, Foggia, venga trovato l’atto di nascita così da ricevere la nuova carta d’identità con tutti i dati necessari.


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Arrestato il super latitante Matteo Messina Denaro, il numero 1 dei ricercati

Il capomafia di Castelvetrano si era dato da 30 anni alla macchia.  Si trovava all’interno di una clinica per un tumore al colon sotto falso nome.

Il super latitante Matteo Messina Denaro è stato arrestato questa mattina a Palermo durante un blitz dei carabinieri del Ros.

Il capomafia di Castelvetrano, legato a Cosa Nostra – considerato tra i criminali più pericolosi al mondo – si era dato da 30 anni alla macchia.  Si trovava all’interno di una clinica per un tumore al colon sotto falso nome. Denaro avrebbe cercato di allontanarsi alla vista dei militari. Un tentativo di pochi istanti fermato dagli uomini del Ros.

Ora è diretto in aeroporto per essere portato in una struttura carceraria di massima sicurezza.

Giorgia Meloni ha subito commentato: “Questa giornata sarà la festa di chi combatte la mafia, una grande festa dello Stato”.

Intervenuto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che si è congratulato con il Ministro dell’Interno e con il Comandante dell’Arma dei Carabinieri.


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