I primissimi che ci hanno incitato a guardare alla nostra bellezza naturale come una masterpiece sono stati gli americani, come gli editor del New York Times, nel 2017. E lo hanno fatto con una, allora, innovazione, sostituendo le star in copertina con un effetto specchiato in cui il lettore rifletteva la sua immagine, trasformandosi nel personaggio del mese.
Oggi il concetto che ruota intorno alla bellezza è proprio questo: tutti noi, nella nostra pelle, con i suoi pregi ed eventuali difetti, siamo testimonial di bellezza. Rilastil, brand cinquantennale nato a Milano nel 1972 dall’intuizione del dottor Giuseppe Ganassini di Camerati di affiancare la cosmetica al settore farmaceutico, assicura dal giorno della sua nascita benessere alla massima sicurezza.
In cinquant’anni la metodologia di lavoro del brand non è mai cambiata, si è semplicemente affinata con la ricerca scientifica e si è evoluta insieme alla società. Per questo non stupisce che la scelta del suo nuovo volto – o per meglio dire dei nuovi volti – non è un personaggio famoso bensì tutte le donne. Il nuovo payoff, The real formula for real skin, promuove proprio il volere del marchio di fornire soluzioni efficaci alle reali esigenze della pelle, con l’obiettivo di migliorare naturalmente la salute, senza effetti camouflage.
Filosofia che nella sera del 16 marzo Rilastil ha voluto raccontare e celebrare nel contesto fiabesco del Castello Sforzesco di Milano, struttura architettonica che il brand vede affine a sé in termini di tradizione e di tutela dell’arte. Perché per Rilastil tutti noi siamo vere masterpiece che non hanno bisogno di filtri per sentirsi meglio nella propria pelle. Una nuova brand identity che celebra il passato e che guarda al futuro, sempre in un’ottica d’eccellenza made in Italy.
Alla cena di gala hanno presenziato numerosi personaggi che inneggiano proprio al sentirsi se stessi nella propria pelle. Come l’influencer Natalia Paragoni, sostenitrice del doversi far vedere per come si è, persino sui social, anche con qualche imperfezione sul viso, Valentina Ferragni, che di recente ha aperto un dibattito attivo sul body shaming, e ancora Paola Turani, in prima linea a favore del corpo che cambia pre e post parto.