Da Fonni e Samugheo a Venezia: i mamutzones e le maschere tradizionali sarde animeranno domani piazza San Marco nella celebre manifestazione “Carnevali della tradizione a Venezia”.
Da Fonni e Samugheo a Venezia: i mamutzones e le maschere tradizionali sarde animeranno domani piazza San Marco nella celebre manifestazione “Carnevali della tradizione a Venezia”.
Spettacolari e unici, rappresentanti della Sardegna nel mondo vengono acclamati e apprezzati anche a Venezia dove parteciperanno per il terzo anno consecutivo da quando si svolge l’evento. Tra le maschere raffinate ed eleganti della laguna, legate alla commedia dell’arte e al teatro di Goldoni, ci saranno anche quelle tenebrose nostrane che esprimono il rapporto tra uomo e natura, quella selvaggia e rude dell’Isola, impenetrabile ed estremamente affascinante.
Tra le maschere scelte per rappresentare i Carnevali della Tradizione portati da UNPLI al Carnevale di Venezia, quindi ci sono quelle di Samugheo, che rappresentano a un tempo la passione e la morte di Dioniso, dio della vegetazione, le cui feste si celebravano in quasi tutte le antiche società agrarie.
Dioniso, il dio che ogni anno moriva e rinasceva, come la vegetazione, è rappresentato dalla maschera zoomorfa de “S’Urtzu”, che indossa una intera pelle di capro, con la testa attaccata.
Da Fonni sfileranno le antiche maschere de “s’urthu” e “sos buttudos” che rappresentano la lotta quotidiana dell’uomo contro gli elementi della natura. Altre maschere sono le “Sas Mascheras Limpias” che rappresentano l’eleganza, la bellezza, il bene.
“S’urthu” non smette di lottare per liberarsi dalle catene, aggredisce uomini e cose che incontra nel suo cammino e si arrampica ovunque capita. I “sos buttados” cercano di domarlo.
Insomma, un mix di spettacolo e cultura, una vetrina per l’intera Isola che incanta e affascina in tutte le sue sfaccettature.
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