ROMA – Se un giorno avremo bisogno di scegliere il momento esatto in cui la Lazio di Sarri si è definitivamente iscritta al clan delle grandi, forse ci verrà in mente questo, in cui ha battuto la Juventus affermando la forza della propria idea. L’elogio della bellezza. Più che una partita, quello dell’Olimpico era uno scontro ideologico, la rappresentazione teatrale della lotta tra due estremi: il giochista Sarri ha battuto il risultatista per antonomasia, Allegri, che un’influenza aveva lasciato a asa, a Torino.
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