Ales
Progetto dell’Unione dei Comuni dell’Alta Marmilla finanziato col PNNR
Sono numerosi i progetti che vedranno la Marmilla protagonista nel prossimo futuro: dall’assistenza sanitaria, all’eccellenza scolastica fino alla protezione civile, i diciannove comuni del territorio di competenza dell’Unione potrebbero diventare un punto di riferimento a livello regionale.
“Grazie a un imponente finanziamento da un milione di euro del PNRR destinato proprio alle aree interne, uno dei nostri progetti prevede l’attivazione di un servizio di infermieri di comunità con il diretto coinvolgimento della Asl 5 di Oristano”, ha spiegato la presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alta Marmilla Maria Anna Camedda. “Queste figure andrebbero a sostituire gli spazi lasciati dal sistema sanitario e il Plus. Considerato il progressivo invecchiamento della popolazione, l’infermiere sarà un valido supporto agli anziani soli, ma anche alle famiglie, sia dal punto di vista prettamente sanitario che psicologico”.
“È in fase di progettazione e in attesa di linee guida dalla Regione Sardegna, prevediamo un monte ore comune a tutti i centri, più un addizionale in base al numero degli abitanti”, ha continuato Camedda. “Il servizio verrà erogato attraverso quattro ambiti territoriali che andranno ad accorpare i 19 centri dell’Unione, tutti dotati di un ambulatori propri. La collaborazione dell’Asl sarà ovviamente indispensabile per poter definire precisamente i bisogni delle comunità e le carenze da colmare”.
Sempre sul tema dell’assistenza sanitaria, si fanno largo altri due importanti progetti: un ospedale di comunità e un centro per i disturbi dell’alimentazione, finanziati dalla Strategia Nazionale per le aree interne.
“La nostra Unione è stata la prima a essere inserita nella SNAI a livello nazionale”, ha esposto la presidente. “L’ospedale di comunità andrà ad alleviare i disagi dovuti alla carenza di servizi sanitari territoriali. Sarà un luogo in cui i medici di medicina generale e specialistica collaboreranno nella presa in carico del paziente per esempio nella degenza post operatoria e riabilitativa. L’intervento sarebbe dovuto essere realizzato dalla stessa Asl, ma l’Unione ha preso in carico le procedure relative alla progettazione e i lavori. La gestione sarà poi affidata alla Asl”.
Il nuovo ospedale conterà almeno 15 posti letto e sarà ospitato da un’ala del poliambulatorio Asl di Ales, comune nel quale sorgerà anche il centro per i disturbi alimentari. “ Sarà un autentico centro di riferimento regionale, ubicato nella sede operativa della Asl, ovvero Casa Scema. Anche in questo caso in progetto verrà realizzato secondo le linee guida dell’Asl, che sta individuando le risorse necessarie per la sua creazione”.
Non è solo il supporto sanitario l’obiettivo principale dell’Unione, ma anche la lotta allo spopolamento. “Vogliamo puntare su interventi che riguarderanno direttamente il mondo dell’istruzione, con la realizzazione di due poli scolastici ad Ales e Usellus che vadano inoltre a mitigare l’elevato tasso di dispersione scolastica con un importo a disposizione di circa 3,8 milioni ciascuno”, ha continuato Camedda.
“Un altro importante progetto riguarda la costituzione di un servizio di protezione civile territoriale, per il quale stiamo definendo le procedure di assegnazione delle sede e dei mezzi, tra i quali due fuoristrada dotati di sistema di spegnimento e attrezzature di vario genere per interventi di soccorso in caso di calamità naturali”, ha concluso Camedda. “A questo di aggiunge la formazione del personale, la regolarizzazione dell’associazione al registro regionale e una programmazione di risorse statali di circa 500.000 euro per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico”.
Maria Anna Camedda
Domenica, 9 aprile 2023
