Fra le vittime del terremoto in Turchia e Siria (le vittime hanno superato quota 45mila) c’è il calciatore ghanese Christian Atsu che giocava da settembre nella squadra turca dell’Hatayspor, nella massima serie. E’ stato trovato morto sotto le macerie dell’edificio dove risiedeva ad Antiochia nel sud della Turchia. Il suo agente Murat Uzunmehmet, all’agenzia turca DHA ha detto: “Il corpo senza vita di Atsu è stato trovato sotto le macerie. I suoi effetti personali sono ancora in fase di rimozione. È stato trovato anche il suo telefono”, ha detto il suo agente Murat Uzunmehmet.
Il calciatore ghanese Christian Atsu morto tra le macerie del sisma in Turchia
Secondo i media turchi, il 31enne ex giocatore di Chelsea e Newcastle in Inghilterra era sotto le macerie della residenza dei Rönesans, una torre di 12 piani crollata a causa del terremoto. L’ambasciata del Ghana in Turchia e la Federcalcio del Ghana hanno inizialmente affermato che l’attaccante era stato trovato vivo. Questa informazione si è successivamente rivelata falsa. Il costruttore della residenza di lusso trasformata ora in un rudere, dove si ritiene siano sepolte 800 persone, è stato arrestato la scorsa settimana mentre tentava di lasciare la Turchia.
Sisma in Turchia, continuano ad essere estratte vive delle persone
Sono ancora numerosi i dispersi sotto le macerie dei 264 mila edifici distrutti dal sisma del 6 febbraio. Tre persone, intanto, sono state trovate vive sotto le macerie di un edificio crollato a Hatay, nel sud della Turchia, tredici giorni dopo il terremoto. Ieri un uomo di 45 anni, Hakan Yasinoglu, era stato estratto vivo dopo essere rimasto sepolto per 278 ore sotto le macerie di un edificio crollato a causa del terremoto sempre ad Hatay, una delle città del sud est della Turchia più colpite dal sisma.
Sempre in questa città, due uomini di 26 e 34 anni sono stati estratti vivi dopo 261 ore sotto le macerie di un ospedale privato. I soccorritori stavano lavorando intorno all’edificio crollato quando hanno sentito un suono, forse una voce, e hanno scavato in quella direzione. Mehmet Ali Sakiroglu, uno dei due uomini tratti in salvo, aveva portato il figlio in ospedale il giorno prima del terremoto.