Agnès Lassalle, insegnante 53enne, appassionata di ballo, di Biarritz, nei Paesi baschi, ha smesso per sempre di danzare il 22 febbraio: è morta, uccisa in classe, senza una motivazione, con un coltello, da uno suo alunno sedicenne, dalla salute mentale instabile. Ma Stephane Voirin, suo marito, ha ballato anche per lei.
Al suo funerale, davanti alla bara della moglie, ha cominciato a danzare con le braccia spalancate, sulle note di *__Love __*di Nat Kong Cole, come se volesse concedere alla sua amata un ultimo giro. Dopo alcuni secondi, anche gli amici e i parenti che stavano partecipando alla cerimonia si sono uniti a lui, da soli oppure in coppia, e hanno cominciato a ballare tutto attorno alla bara di Agnès. Stephane e la moglie erano appassionati di musica, erano due ballerini di swing e si erano conosciuti nel 2010 proprio mentre danzavano.
Il video di quel ballo davanti al feretro, così commovente, ha fatto il giro del mondo, condiviso migliaia di volte sui social. Un inno alla bellezza della vita, che contrasta con la brutalità della morte che ha incontrato Agnès.
«Sono felice che da questo dramma sia uscito qualcosa di bello, una specie di sentimento condiviso», ha spiegato Stephane, raggiunto al telefono dal Corriere della Sera. «Io e Agnès eravamo innamorati, e molto legati. Come me, ma ancora più di me, Agnès amava la vita, e in suo onore voglio continuare a dire che la vita è bella. Ho letto tante belle parole, sono molto sorpreso. Le persone hanno capito che il mio è stato come un grido del cuore, l’amore di un uomo che ha perduto la donna che amava. È molto semplice, drammatico e semplice».
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