Emily Ratajkowski ci ripensa. La modella ha raccontato le sue vicissitudini nel mondo dello spettacolo nel memoir Sul mio corpo (Piemme) e ha ampiamente raccontato il rapporto conflittuale con la sua immagine. Ma ora va oltre: forse complici le foto dei baci con Harry Styles a Tokyo, la 31enne londinese dice basta alla recitazione che ha – a suo dire – oggettificato il suo corpo.
In un’intervista al Los Angeles Times ha ricordato di aver perso il ruolo nel film Triangle of sadness nel 2019 e da allora molto certezze hanno iniziato a scricchiolare. «Mi sono sentita un pezzo di carne che la gente giudicava dicendo: “Ha qualcos’altro (da mostrare) oltre le tette?“».
Mesi dopo ha licenziato l’entourage, dal manager al rappresentante commerciale. «Ho detto loro che non mi fidavo, che potevo rispondere alle mie telefonate, prendere le mie decisioni. Nessuno di loro aveva a cuore i miei migliori interessi e odiavano comunque tutte le donne».
In mezzo a queste decisioni professionali è finita la lotta per la custodia del figlio di due anni, Sylvester Apollo, avuto con l’ex marito Sebastian Bear-McClard. Come se non bastasse, il produttore è stato di recente accusato da varie donne di molestie sessuali. Lei non ha mai commentato né le voci di tradimento né queste accuse.
In questo periodo la visione della vita di Emily Ratajkowski è totalmente cinica: «Il mondo fa schifo. Hollywood fa schifo. Ed è così oscuro».
Un tempo, forse non molto lontano, non riusciva a gestire i demoni come oggi: «Il cuore non accelera neppure di tanto i battiti come un tempo. L’ansia non mi colpisce così tanto perché ora so guardare cosa mi circonda e trovarne la verità».
Attualmente vive in un appartamento del West Village a New York con la migliore amica, ma nel frattempo è stata vista uscire con varie star, da Brad Pitt a Pete Davidson, ma finora niente di serio. Nel frattempo si è detta terrorizzata di rilasciare qualsiasi dichiarazione per non perdere la custodia del figlio, ma non fa parte della sua indole. Infatti ha lanciato il podcast High Low With EmRata in cui intervista prostitute, esplora la poligamia e parla di relazioni tossiche.
Le attenzioni che Hollywood però le ha riservate nascono già da un pregiudizio di dieci anni fa, quando ha ballato in topless nel video Blurred Lines di Robin Thicke. È nata lì la carriera da supermodel, quasi una provocazione in un mondo maschilista che continua a sfidare riappropriandosi del proprio corpo. Dice di aver capito il significato della parola consenso e la definizione di cosa voglia realmente dire un no perentorio e deciso.
Per ora, quindi, saluta la carriera d’attrice con un bye bye netto, ma chissà cosa le riserverà il futuro