Aveva 82 anni
Antonio Lamorte — 16 Febbraio 2023

Raquel Welch divenne una “sex symbol” grazie al ruolo di una donna preistorica. Era il 1964 quando uscì Un milione di anni fa di Don Chaffey e la vita dell’attrice sarebbe cambiata per sempre: sarebbe da quel momento entrata nell’immaginario collettivo come un’icona, sex symbol di Hollywood. È morta, l’attrice statunitense, a 82 anni, a Los Angeles, dopo una breve malattia. A dare la notizia il sito di gossip Tmz, che ha appreso la notizia dalla famiglia.
Era nata a Chicago il 5 settembre 1940, all’anagrafe Jo Raquel Tejada. Aveva esordito nel 1964, a 24 anni, in Madame P … e le sue ragazze di Russel Rouse con Shelley Winters e Robert Taylor e con Elvis Presley in Il cantante del luna park di John Rich. Lo stesso anno la svolta di Un milione di anni fa e alcune comparsate televisive. Proprio la sua fisicità, la sua prorompente bellezza, divenne una sorta di limite alla sua carriera per qualche tempo.
Welch era diventata una sex symbol, ruolo confermato ed esaltato ulteriormente con le performance in Fathom: bella, intrepida e spia di Leslie H. Martison, e in Il mio amico il diavolo di Stanley Donen. Riuscì comunque a confrontarsi con diversi generi, come la fantascienza in Viaggio alluccinante, e la commedia come Spara più forte … non capisco! di Eduardo De Filippo, Le fate di Mauro Bolognini e Colpo grosso alla napoletana di Ken Annakin.
E poi ancora il poliziesco de La signora nel cemento di Gordon Douglas e L’implacabile omicida di James Neilson, e il western di Bandolero! di Andrew V. McLaglen e La texana e i fratelli Penitenza di Burt Kennedy. L’icona degli anni Sessanta e Settanta riuscì a farsi apprezzare anche come interprete in ruoli intensi o drammatici, ottenendo due nomination ai Golden Globe e vincendolo come migliore attrice in un film commedia per il ruolo di Costanza Bonacieux nella pellicola I tre moschettieri (1973) diretto da Richard Lester, con un cast stellare che comprendeva Richard Chamberlain, Oliver Reed, Charlton Heston, Christopher Lee e Faye Dunaway.
Dopo il successo di quel film, Welch interpretò nel 1974 il sequel Milady. La seconda nomination al Golden Globe arrivò nel 1987, come miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione con Quando morire di Paul Wendkos. Welch recitò anche nel grottesco … e tutto in biglietti di piccolo taglio di Richard A. Colla, in coppia con Burt Reynolds, e in Barbablù di Edward Dmytryk, con protagonista Richard Burton. In Il caso Myra Breckinridge ha interpretato una donna trans.
Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.
© Riproduzione riservata
[the_ad_placement id=”posizione-manuale”]