La maggior parte delle persone conosce a malapena 4 o 5 articoli della Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite riguardo i diritti umani.
Nella mattinata di venerdì 17 febbraio, i volontari di Uniti per i Diritti Umani in collaborazione con la Chiesa di Scientology, hanno distribuito centinaia di libretti “La storia dei Diritti Umani” nelle attività commerciali di Oristano.
Dalle conversazioni dei volontari tra esercenti e qualche cliente presente emerge come, nonostante la Dichiarazione Universale quest’anno festeggi 75 anni dalla sua promulgazione, i suoi 30 articoli siano una materia praticamente sconosciuta dalla maggioranza delle persone.
Spesso pensiamo che per parlare di questi diritti dobbiamo volgere lo sguardo al terzo mondo o alle nazioni in via di sviluppo. Non ci accorgiamo che ci sta sfuggendo ciò che ci circonda e succede attorno a noi. Le persone pensano ai Diritti Umani in termini di ciò che accade a migliaia di chilometri da noi ma mancano di osservare cosa accade nel proprio vicinato. La cronaca ci sbatte in faccia episodi di violenze domestiche che sfociano perfino in omicidio e lo commettono persone del tutto insospettabili. Il diritto “Nessuna Tortura” viene violato nei nostri quartieri, forse nella casa del nostro vicino. Troppo presi dalle “impellenti necessità personali”, manchiamo di riconoscere il nostro ruolo nella società che viviamo, non quella virtuale del piccolo schermo.
Da qui si evidenzia la necessità di conoscere tutti e 30 gli articoli. L. Ron Hubbard disse che “i diritti umani devono essere resi una realtà non un sogno idealistico”. Questo passa per ogni singolo “comune” cittadino. Essi sono inclusivi e in un colpo solo ci portano a conoscere i nostri diritti e i nostri doveri, d’altra parte viviamo in comunità, tanto vale sapere come farlo.