ROMA — Era il 1996 quando tutte le promesse sull’esplosione del calcio africano sembravano improvvisamente destinate ad avverarsi. L’oro olimpico della Nigeria, capace di battere in finale l’Argentina, pareva un presagio: il futuro è loro. Invece era l’ennesimo miraggio. Dopo un quarto di secolo, la Nigeria non s’è presa il mondo, come tutti in quei giorni di Atlanta erano pronti a pronosticare.
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