Rio de Janeiro, 29 mar. (Adnkronos/Dpa) – L’azienda mineraria brasiliana Vale pagherà 55,9 milioni di dollari per risolvere un’indagine statunitense sulle rivelazioni relative alla sicurezza delle sue dighe. Nel gennaio 2019, il muro di contenimento di una miniera di minerale di ferro di proprietà della Vale si è rotto improvvisamente, uccidendo almeno 260 persone nella conseguente frana.
In un comunicato di martedì, la Securities and Exchange Commission (Sec) statunitense ha dichiarato che Vale ha accettato di patteggiare le accuse mosse contro di lei nell’aprile del 2022 a causa delle presunte false e fuorvianti informazioni fornite dall’azienda sulla sicurezza delle sue dighe prima del crollo del 2019. La denuncia della Sec sosteneva che, per anni, la diga non aveva rispettato gli standard di sicurezza riconosciuti a livello internazionale, anche se i rapporti pubblici di sostenibilità della Vale assicuravano agli investitori che tutte le sue dighe erano certificate come stabili.
L’accordo, che è soggetto all’approvazione della Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Orientale di New York, prevede che Vale paghi una sanzione civile di 25 milioni di dollari e una svalutazione e interessi pre-giudiziali di 30,9 milioni di dollari e che impedisca in modo permanente a Vale di violare le norme della Sec.
