Il Paese più colpito è la Francia
Redazione — 5 Febbraio 2023
“Il Computer Security Incident Response Team Italia (Csirt-IT) dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, (ACN), ha rilevato un massiccio attacco” hacker “tramite ransomware già in circolazione che prende di mira i server VMware ESXi”. Lo comunica la stessa agenzia in una nota, precisando che l’attacco è in corso in tutto il mondo e riguarda “qualche migliaio di server compromessi dai paesi europei come Francia – paese più colpito – Finlandia e Italia, fino al Nord America, in Canada e negli Stati Uniti”.
“I primi ad accorgersene sono stati i francesi, probabilmente per via dell’ampio numero di infezioni registrato sui sistemi di alcuni provider in Francia. Successivamente l’ondata di attacchi si è sposta su altri paesi tra cui l’Italia”. Secondo l’Acn, “in Italia sono decine le realtà che hanno riscontrato l’attività malevola nei loro confronti ma secondo gli analisti sono destinate ad aumentare“.
L’agenzia per la Cybersicurezza ricorda come “la vulnerabilità sfruttata dagli attaccanti per distribuire il ransomware è già stata corretta nel passato dal produttore, ma non tutti coloro che usano i sistemi attualmente interessati l’hanno risolta”. Sfruttando la vulnerabilità dei sistemi operativi, gli hacker possono portare avanti attacchi ransomware che, ricoerda l’Acn, “cifrano i sistemi colpiti rendendoli inutilizzabili fino al pagamento di un riscatto per avere la chiave di decifrazione”.
L’autorità nazionale “ribadisce che è prioritario per chiunque chiudere le falle individuate e sviluppare un’adeguata strategia di protezione”. Per i tecnici dell’ACN, infatti, “siamo stati in grado di censire diverse decine di sistemi nazionali verosimilmente compromessi e allertato numerosi soggetti i cui sistemi sono esposti ma non ancora compromessi. Tuttavia, rimangono ancora alcuni sistemi esposti, non compromessi, dei quali non è stato possibile risalire al soggetto proprietario. Questi sono chiamati immediatamente ad aggiornare i loro sistemi”.”La vulnerabilità individuata dalle recenti analisi come CVE-2021–21974 (già sanata dal vendor nel febbraio 2021), riguarda i sistemi esposti su internet che offrono servizi di virtualizzazione basati sul prodotto VMWare ESXi, e ha un impatto elevato, stimato dalla comunità tecnica come ‘rischio alto/arancione’ (70,25/100).E tuttavia non si esclude che anche altre vulnerabilità possono essere sfruttate da attori malevoli”, conclude la nota.
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