attacchi-a-sedi-diplomatiche-italiane-a-barcellona-e-berlino,-meloni:-“preoccupati-per-violenze”

Attacchi a sedi diplomatiche italiane a Barcellona e Berlino, Meloni: “Preoccupati per violenze”

28 gennaio 2023 | 09.06

LETTURA: 1 minuti

Infranta la vetrata del palazzo del Consolato Generale a Barcellona e incendiata auto diplomatico a Berlino.Tajani chiede chiarezza

alternate text

Il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ha comunicato in una nota che ”nella serata di ieri ignoti hanno infranto la vetrata del palazzo dove è ubicato il Consolato Generale a Barcellona, imbrattando una parete dell’ingresso dell’edificio”. Inoltre ”nella giornata di ieri, a Berlino, è stata anche incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’Ambasciata d’Italia”. La Farnesina spiega che ”le locali forze di polizia hanno effettuato i necessari rilievi scientifici ed investigativi. In ambedue i casi, fortunatamente, non si registrano danni a persone”

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, subito informato, ha ”personalmente e immediatamente contattato l’Ambasciata a Berlino e il Consolato a Barcellona per esprimere la propria solidarietà e ha chiesto che venga fatta al più presto piena luce sulle dinamiche di questi atti criminosi”, prosegue la nota. Il ministro ha disposto l’avvio immediato delle procedure per la verifica e il rafforzamento delle sedi diplomatiche e del personale impegnato.

“Il Governo segue con preoccupazione e attenzione questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche”., afferma dal canto suo il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Ho fatto pervenire la mia solidarietà e quella del Governo italiano al Primo consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Berlino, Luigi Estero, per l’attentato che ha provocato l’incendio della sua automobile nella capitale tedesca. A questo episodio si aggiunge la violazione del nostro Consolato generale a Barcellona con atti di vandalismo”, rende noto il premier.

Tag

Vedi anche

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *