Mogoro
Della vicenda è stata interessata la Procura di Oristano
Nove agnellini abbandonati a pochi metri dalla strada complanare della Statale 131 sono stati salvati sabato scorso nelle campagne di Mogoro dalla Forestale di Marrubiu. Gli animali, di età compresa tra i 7 e 14 giorni di vita, erano infreddoliti e avevano le zampe legate con dello spago in nylon. Erano privi di segni identificativi e apparentemente il loro stato di salute era buono.
Dell’accaduto è stata immediatamente informata la Procura della Repubblica di Oristano con dettagliata informativa di reato. L’indagine proseguirà al fine di individuare eventuali responsabili.
La Forestale è intervenuta in località Puisteris, su segnalazione di un cittadino che aveva notato gli animali nascosti tra la vegetazione. Sul posto ha operato anche il personale veterinario dell’Asl di Oristano.
Gli animali sono stati sottoposti a sequestro penale e affidati in consegna giudiziaria a un allevatore della zona per le prime cure.
Dagli accertamenti finora svolti appare chiaro che si tratta di un abbandono di agnelli provenienti da un allevamento, con l’aggravante del maltrattamento dovuto all’utilizzo di tecniche cruente, poiché immobilizzare le zampe con lo spago per rendere gli ovini facile preda di volpi o di cani randagi, causa una lenta agonia e grandi sofferenze all’animale che nel tentativo di liberarsi si procura profonde ferite.
Secondo la Forestale l’ipotesi più plausibile che ha portato all’abbandono degli agnellini è da attribuire esclusivamente a interessi economici, perché disfandosi dei nuovi nati si risparmiano i costi per il loro allevamento e si ottiene una maggiore produzione di latte, che quest’anno ha visto crescere il prezzo di mercato.
L’utilizzo dello spago per legare le zampe degli agnelli, inoltre, è vietato sia dalla normativa vigente sul maltrattamento di animali (Legge 20 luglio 2004 n° 189) sia da quella sulla tutela degli animali (Art. 544 bis e Art 544 ter del Codice Penale). Chiunque, per crudeltà o senza necessità, causa la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni, mentre chiunque per crudeltà o senza necessità cagiona una lesione a un animale ovvero lo sottopone a sevizie è punito con la reclusione da tre a 18 mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 mila euro.
“Al numero 1515”, si legge in una nota della Forestale, “è possibile segnalare anche in modo anonimo attività simili e si confida nella sensibilizzazione degli operatori del settore affinché si evitino azioni che possano determinare grandi sofferenze con l’esclusivo scopo di lucro”.
Mercoledì, 15 marzo 2023
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