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Berlusconi, il post dei servizi funebri Taffo: “Stavolta siamo pronti, eh”

I servizi funebri Taffo ironizzano sul ricovero di Silvio Berlusconi con un post pungente: “Stavolta siamo pronti, eh”.

(di Alessio Coppola – true-news.it) – Silvio Berlusconi, il post menagramo dei servizi funebri Taffo“Stavolta siamo pronti, eh”. L’agenzia romana, arcinota sui social per le sue pubblicità dallo humour nerissimo, si esprime in modo ironico dopo il ricovero in terapia intensiva del Cavaliere. Sarà polemica?

Taffo ironizza sul ricovero di Silvio Berlusconi, il post dell’agenzia funebre

Un’altra provocazione da parte dei servizi funebri Taffo rischia di far discutere. La nota agenzia di pompe funebri, famosa sul web per la sua pubblicità ironica e carica di umorismo nero, non si è fatta sfuggire l’occasione di intervenire dopo la notizia del ricovero in terapia intensiva di Silvio Berlusconi. La pagina facebook di Taffo si è limitata ad un post breve e dritto al punto, pur non citando direttamente il Cavaliere: “Stavolta siamo pronti, eh”. Nulla di strano per chi segue l’agenzia sul web, come dimostrano i commenti degli utenti, che stanno al gioco: “Attenzione al terzo giorno, non facciamo scherzi”. Non è detto tuttavia che il post possa essere accolto bene da un pubblico più ampio: sarà polemica?

I precedenti, la polemica del 2019: “Ci sono due tipi di donne”

Non è infatti raro che le provocazioni dei servizi funebri Taffo creino reazioni molto miste al di fuori dei fan delle loro pagine social. Già nel 2019 Taffo finì al centro di una grossa polemica a causa di un post pubblicato nella Giornata contro la Violenza sulle donne. “Ci sono due tipi di donne” recitava la didascalia di un’immagine che metteva a confronto una bara e “quelle che denunciano”. La provocazione fu poco gradita da una grossa fetta del pubblico: “È disgustoso, non vi vergognate neanche un po’? Volete fare i simpatici pure per il giorno della violenza contro le donne. Potevate prenderla con gli uomini che le ammazzano o con la polizia e i giudici che non le ascoltano e non con le c***o di vittime”.

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