Libero Gioveni, nella qualità di consigliere comunale e capogruppo di FdI, in riferimento al alla chiusura del deposito Gran Camposanto da quasi 4 mesi per lavori, si rivolge al Sindaco del Comune di Messina, dott. Federico Basile, e al Sig. Assessore ai cimiteri, dott. Massimiliano Minutoli, al fine di risolvere la problematica.
“Come è a voi noto, il deposito del Gran Camposanto è attualmente soggetto a lavori di manutenzione della copertura con appalto di importo a base di gara di circa 550.000 euro, resisi necessari a causa di frequenti infiltrazioni nel solaio, a sua volta causati dall’assenza dei canali di scolo delle acque piovane. – si legge nell’interrogazione di Gioveni – Da quanto risulta allo scrivente, inizialmente per queste lavorazioni non si era resa necessaria la chiusura del deposito, anche per venire incontro ai congiunti che, in attesa della sepoltura dei propri cari, desiderano recarsi in loco per visitarli.
Tuttavia, dallo scorso 28 novembre, a seguito di lavori di demolizione propedeutici alla fase esecutiva, il Dipartimento per ragioni di sicurezza ha inteso disporre la chiusura del deposito ‘per il tempo strettamente necessario all’esecuzione delle lavorazioni che comportano potenziale pericolo per la pubblica incolumità’, significando quindi (avendolo fatto intendere) che una volta terminate queste operazioni preliminari la struttura sarebbe stata riaperta.
Peraltro, durante il periodo natalizio, la chiusura era stata sospesa, proprio per consentire alle famiglie, in un periodo certamente più sentito, di onorare la memoria dei loro cari scomparsi. E in questi giorni che sono sempre più prossimi a un altro periodo forte dell’anno come quello pasquale, il sottoscritto ha ricevuto diverse segnalazioni da famiglie che naturalmente desidererebbero rendere omaggio ai loro defunti.
Con l’interrogazione odierna, quindi, lo scrivente, atteso che non intende affatto sindacare sulle valutazioni tecniche che i soggetti preposti fanno per stabilire se la struttura possa essere riaperta o meno in sicurezza, vuole semplicemente comprendere lo stato dell’arte e capire se ci sono i margini per una riapertura anche provvisoria del deposito visto l’approssimarsi del periodo pasquale, tenuto anche conto che il provvedimento di chiusura era stato disposto, come riportato in premessa, ‘solo per il tempo strettamente necessario…’, consentendo così ai congiunti di poter onorare da vicino la memoria dei loro cari“.