TORINO – Metti un paio di campioni d’Europa e un campione del Mondo, mettili anche solo per un pezzetto di partita e basterà, a questi livelli: la solita Juve bigia e vincente ha fatto strada in Coppa Italia quando ha buttato in campo la qualità prima preservata e mai definita dai giovani, adagiati nell’andazzo disordinato di una squadra sempre un po’ difficile da prendere per buona, nelle sue carenze di identità.
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