giuliano-de-seta,-morto-durante-uno-stage:-la-famiglia-non-sara-risarcita

Giuliano De Seta, morto durante uno stage: la famiglia non sarà risarcita

La famiglia di Giuliano De Seta non riceverà nessun risarcimento per la morte del figlio diciottenne. Giuliano stava svolgendo uno stage di alternanza scuola-lavoro lo scorso settembre, all’interno dell’azienda BC Service di Noventa di Piave, che realizza stampi per materie plastiche. Mentre lavorava, Giuliano è rimasto schiacciato da un pesante blocco di metallo scivolato da un cavalletto. Un manufatto di 1056 chili. L’alunno dell’istituto tecnico-industriale Da Vinci di Portogruaro avrebbe dovuto svolgere un tirocinio di tre settimane per imparare il mestiere che aveva scelto di studiare. 

Il paradosso con cui si è scontrata la famiglia di Giuliano De Seta è stato quello di scoprire che per la legge, lo studente che sta effettuando uno stage è equiparato al lavoratore ma non sono previsti indennizzi (perché non si è operai a tutti gli effetti), a meno che la vittima morta sul lavoro non sia capofamiglia. Non il caso di Giuliano, che, in quanto studente di diciotto anni, dipendeva economicamente dai genitori. L’Inail prevede però l’invalidità nel caso di menomazione ma in caso di morte viene considerata da tutelare la famiglia che, al momento della morte, perde una fonte di reddito. 

Un ulteriore schiaffo per i genitori di Giuliano, che attendono l’inizio del processo il prossimo 10 marzo, per capire quale sia stata la reale dinamica dell’accaduto, ancora poco chiara. L’unico operaio che era accanto a Giuliano quando si è verificato l’ incidente ha detto agli inquirenti: «Avevo posizionato io questo stampo sui due cavalletti e ci lavoro senza tenerlo agganciato al carroponte perché è già in sicurezza appoggiato sui cavalletti: non si muove di lì». 

Al momento, gli indagati sono: il titolare della Bc Service, Luca Brugnerotto, e la preside dell’istituto Anna Maria Zago. Insieme a loro, il responsabile della sicurezza dell’azienda e l’insegnante che rivestiva il ruolo di «tutor scolastico».

In base ai dati diffusi dal Centro Studi della Cub (su quelli raccolti dall’Inail che però non tengono conto del lavoro in nero) e l’Osservatorio nazionale morti sul lavoro sia di Bologna che di Mestre, i morti sul lavoro nel 2022 sono stati complessivamente almeno 1484, equivalenti a 28 a settimana e 4 al giorno di media. Nel 2021 l vittime erano state 1404. 

Altre storie di Vanity Fair che ti possono interessare: 

Morti sul lavoro: non sono numeri ma persone. Le storie

Udine, muore in fabbrica a 18 anni all’ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro

Le Storie Siamo Noi, Matteo: «Basta morti sul lavoro»

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *